Fino ad aprile potranno essere scambiate presso la BNS. Il loro valore equivalente sarà successivamente versato a Confederazione e cantoni
BERNA - Chi è ancora in possesso di vecchie banconote (quelle a partire dalla sesta serie del 1976) può portarle alla Banca nazionale svizzera (Bns) e farle sostituire.
Il valore delle banconote non sostituite viene distribuito alle istituzioni ogni 25 anni. Ciò avverrà nell'aprile dell'anno prossimo per la sesta serie. L'ultima volta, l'ammontare delle banconote scadute e non rimborsate era di circa 150-200 milioni di franchi. L'anno prossimo l'importo sarà probabilmente molto più alto, riferisce la NZZ.
La Bns aggiorna quotidianamente le statistiche sul numero di vecchie banconote ancora in circolazione a partire dalla fine del periodo di ritiro. Secondo le ultime stime, il valore di tutte le banconote della sesta serie ancora in circolazione dovrebbe aggirarsi attorno al miliardo di franchi svizzeri.
Un portavoce della BNS ha dichiarato: «Non sappiamo dove si trovino le banconote emesse». Durante un dibattito nel 2019, l'allora ministro delle Finanze Ueli Maurer aveva dichiarato: «Molte banconote potrebbero essere finite da qualche parte all'estero come souvenir di un viaggio in Svizzera». Altre potrebbero essere state perse, distrutte o danneggiate.
Stando alla Bns sono i cantoni a trarre beneficio dal processo di distribuzione, che è proporzionale al numero di abitanti. I cantoni ricevono infatti il 48% del valore della vecchia moneta circolante. A calcoli fatti, l'anno prossimo potrebbero dunque ricevere 480 milioni di franchi.
La Confederazione ne riceverà il 24% e può dunque aspettarsi (se il quantitativo della vecchia moneta in circolazione rimanesse invariato) circa 240 milioni di franchi.
Segue il Fondo svizzero di assistenza in caso di danni da catastrofi naturali non assicurabili (Fondssuisse), che riceverà il 18%.
La Bns, invece, ne riceverà il 10%.