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AttualitàBasi militari sotto le scuole: la Confederazione rompe il silenzio

07.10.24 - 15:50
La Svizzera ammette l'esistenza di installazioni militari sotto edifici civili nonostante il loro numero sia diminuito negli ultimi anni
Foto archivio Deposit
Fonte ATS
Basi militari sotto le scuole: la Confederazione rompe il silenzio
La Svizzera ammette l'esistenza di installazioni militari sotto edifici civili nonostante il loro numero sia diminuito negli ultimi anni

BERNA - La Svizzera ha installazioni militari sotto le scuole, come succede a Gaza? Lo sostiene il portale Infosperber, sulla base di un caso riguardante Zugo. La scuola cantonale di Zugo è stata inaugurata nel 1975 e per circa 30 anni sotto il cortile si trovava una centrale di comando militare in un bunker. Stando al cantone nel frattempo la struttura non è più attiva.

Rispondendo a una persona che aveva lavorato nella scuola per un trentennio e che, alla luce degli istituti scolastici e degli ospedali bombardati dall'esercito israeliano nella striscia di Gaza, si poneva dei quesiti sulla compatibilità di tali sistemazioni con il diritto della guerra, il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) ha ammesso indirettamente l'esistenza di tali costruzioni. "La Svizzera si sforza di realizzare strutture militari sotto un edificio civile solo in casi eccezionali. Con lo smantellamento generale delle infrastrutture di difesa negli ultimi trent'anni, il numero si è ridotto di conseguenza".

Secondo il dipartimento guidato da Viola Amherd è però tutto legale. "L'installazione di equipaggiamenti militari sotto strutture civili come le scuole non è vietata in modo assoluto dal diritto internazionale di guerra", si legge nella risposta citata da Infosperber. "I paesi più piccoli e più densamente popolati, come la Svizzera, hanno presentato riserve al primo protocollo aggiuntivo alle Convenzioni di Ginevra su un divieto corrispondente, di cui si è tenuto conto relativizzando le disposizioni".

Interpellato direttamente da Infosperber, il DDPS non ha voluto dire di quali numeri si stia parlando. "Esistono ancora casi isolati di infrastrutture militari in edifici civili o nelle vicinanze di edifici civili: il loro numero e la loro ubicazione sono classificati", cioè riservati o sottoposti a segreto, spiegano i funzionari bernesi.

E quante installazioni di tal tipo - insiste il portale - dovrebbero essere rese nuovamente utilizzabili in caso di guerra? "Come detto, il numero di installazioni militari e le loro ubicazioni sono classificate. Se e come queste infrastrutture possano essere utilizzate dall'esercito in caso di difesa o di conflitto armato sarà chiarito a tempo debito, tenendo conto del diritto internazionale umanitario", replica il DDPS.

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