Il Consigliere federale Albert Rösti ha espresso la sua preoccupazione.
LOSANNA - Il Consigliere federale Albert Rösti ha espresso oggi la sua preoccupazione per i tagli nei media, in particolare nella Svizzera romanda. Sono necessarie buone condizioni quadro e aiuti indiretti, "ma non riusciremo a salvare la stampa privata solo con i fondi federali", ha detto.
"Negli ultimi 15 anni, le tirature si sono dimezzate", ha sottolineato il "ministro" della comunicazione in occasione della quinta edizione del Forum dei media romandi a Losanna.
"Dobbiamo fare tutto il possibile per evitare che il giornalismo diventi una specie in via di estinzione, altrimenti la democrazia sarà in pericolo". Il governo è impegnato a garantire buone condizioni quadro, come la regolamentazione dei giganti di Internet e dell'intelligenza artificiale (IA).
Aiuti indiretti non contestati - Albert Rösti ha dichiarato di essere consapevole che l'ammontare dei risparmi nei media supera di gran lunga l'importo degli aiuti indiretti alla stampa della Confederazione. Sono soprattutto i media privati a dover adottare la maggior parte delle misure per garantire il loro futuro, ad esempio nell'ambito della transizione digitale.
Nonostante i 3 miliardi di franchi di risparmi necessari alla Confederazione, il Consiglio federale ha deciso di non tagliare il sostegno indiretto alla stampa, come proposto da un gruppo di esperti, ha dichiarato Albert Rösti. Il governo si è limitato a ridurre gli aiuti di 5 milioni. Durante la sessione autunnale, il Consiglio nazionale ha deciso invece di aumentare gli importi versati alla Posta per ridurre i costi di consegna dei giornali. "Nessuno vuole mettere in discussione questo aiuto", ha dichiarato Rösti.
Educazione ai media: nuova iniziativa - In occasione di questa 5a edizione della Forum è stata presentata una nuova iniziativa nel campo dell'educazione ai media. L'iniziativa è sostenuta dalla Conferenza intercantonale educazione pubblica e la cultura della Svizzera romanda e del Ticino, dalla SSR (RTS e RSI), dagli editori francofoni, dalle radio e tv regionali francofone.
L'idea è quella di creare una fondazione per promuovere l'educazione ai media nelle scuole della Svizzera romanda, attraverso laboratori organizzati in collaborazione con i media locali. "Non si tratta di una misura per aiutare la stampa, ma di uno strumento di comprensione" ha sottolineato Florian Jeanneret, direttore di Radio Chablais.