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SVIZZERA«Mobilezone inganna i clienti»

10.10.24 - 23:00
Attratti in negozio per via dell'offerta di cashback si ritrovano a comprare accessori: le accuse di un ex dipendente sui metodi di vendita
20 Minuten
Fonte 20Minuten
«Mobilezone inganna i clienti»
Attratti in negozio per via dell'offerta di cashback si ritrovano a comprare accessori: le accuse di un ex dipendente sui metodi di vendita

ZURIGO - Vendere a tutti i costi gli accessori, piuttosto che rimborsare i clienti con l'offerta cashback. Un modus operandi che sarebbe stato attuato da Mobilezone per anni e denunciato a 20 Minuten da un ex dipendente. Il 35enne svizzero accusa infatti il rivenditore telefonico di imporre ai collaboratori «di nascondere l'offerta ai clienti», ha raccontato. Qualora invece ne fossero al corrente avrebbero dovuto fare tutto il possibile per propinare accessori anziché restituire denaro direttamente in contanti. In questo modo, il negozio poteva guadagnarci due volte. Troppo per l'ex collaboratore di Mobilezone che un bel giorno ha deciso di licenziarsi: «Non potevo più stare a guardare mentre i clienti venivano ingannati».

A riprova di quanto detto, il 35enne svizzero ha mostrato i messaggi WhatsApp scambiati all'interno del gruppo di lavoro. La pressione esercitata dai manager per concludere vendite simili era davvero tanta. L'obiettivo era di vendere prodotti più costosi dell'importo del cashback. E qualora la quota non fosse raggiunta, i direttore dei negozi venivano ammoniti con un tono «molto autoritario».

Modus operandi tipico - Purtroppo, però, questa metodologia è nota agli esperti di telecomunicazioni. Ed è utilizzata anche da altri rivenditori del settore, spiega Ralf Beyeler. «Negare informazioni ai clienti, ad esempio in relazione alle promozioni, o vendere loro accessori di cui non hanno realmente bisogno è una pratica diffusa nel settore». Questo perché molte volte i clienti vengono colti alla sprovvista e non sanno come difendersi.

Difficile da contestare - Secondo Sara Stadler, direttrice dell'Associazione per la tutela dei consumatori (SKS), questo modo di fare è una «messinscena» difficilmente contestabile legalmente. «Non è considerata ingannevole o di concorrenza sleale poiché i clienti ricevono comunque uno sconto sotto forma di buono accessorio», dice. Consiglia comunque ai consumatori «di essere insistenti nell'ottenere il cashback così come pubblicizzato». E raccomanda: «Informatevi prima di recarvi in negozio e una volta lì mantenete un sano livello di diffidenza di fronte alle grandi promesse nelle trattative di vendita».

«Nell'interesse dell'azienda» - Interpellata Mobilezone ha spiegato a 20 Minuten che «è nell'interesse dell'azienda che i clienti reinvestano l'importo derivante dal cashback nel negozio», ha affermato la portavoce Martina Högger. Tuttavia «qualora il cliente desideri il versamento dell'importo, soddisferemo la richiesta». Anche perché, nero su bianco, l'informativa del provider stabilisce la possibilità del cliente di poter scegliere tra il reinvestimento o il pagamento nel caso di tali promozioni.

La portavoce respinge poi le accuse riguardo l'eccessiva pressione sulle vendite. E sebbene Mobilezone richieda un certo livello di ambizione da parte del suo personale di vendita, ciò non trova corrispondenza con gli estratti dei messaggi forniti dall'ex dipendente. Stando alla portavoce sono da ricondurre a «una specifica comunicazione non ufficiale verificatasi all'interno di una delle nove regioni di vendita». E conclude: «Fare pressione sui dipendenti non è in linea con la filosofia aziendale».

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COMMENTI
 

Arcadia7494 2 mesi fa su tio
Da quando il giudizio di un ex dipendente deve essere considerato la verità? La sua opinione vale per quel che è, anche perché magari si è lasciato male e nutre astio che lo spinge ad esagerare. Datemi l’opinione di 100 dipendenti o ex dipendenti e vediamo che ne scaturìsce.

Denis83 2 mesi fa su tio
Tanto Gira e gira le semp le semp le stess discurs

Metly 2 mesi fa su tio
"Fare pressione sui dipendenti non è in linea con la filosofia aziendale". Come no. in quasi tutti i lavori che ho fatto come impiegato di vendita al dettaglio usano sempre lo stesso stratagemma: ovvero se non raggiungi gli obiettivi, che maggiorano sempre di più, vieni chiamato in ufficio e devi spiegare come mai non sei riuscito a raggiungere l'obiettivo fissato. E per farti ancora più paura / o per spronarti (chiamatela come volete) ti dicono: altrimenti dobbiamo tagliare personale se non raggiungiamo gli obiettivi. Bello tornare a casa e angosciarsi pensando al lavoro. Per fortuna che ho cambiato completamente la mia professione e ora sono felice. Avevo intrapreso l'apprendistato come impiegato di vendita al dettaglio per aiutare le persone a scegliere in base alle loro esigenze, budget e ai loro desideri. Ora invece se vendi quello più caro, che non serve al cliente, con un assicurazione che onestamente sono il peggio del peggio sei un venditore coi fiocchi... ma per favore... e poi si lamentano se non hanno più clienti.

Nasdaqx 2 mesi fa su tio
mai più Mobilezone
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