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SVIZZERAÈ allarme femminicidi in Svizzera: «Quindici donne uccise nel 2024»

12.10.24 - 08:01
Il triste elenco è presente sul sito “Stopfemizid”. Tra di essi compare anche il delitto di via degli Alberici a Chiasso.
Depositphotos (aufort)
È allarme femminicidi in Svizzera: «Quindici donne uccise nel 2024»
Il triste elenco è presente sul sito “Stopfemizid”. Tra di essi compare anche il delitto di via degli Alberici a Chiasso.

BERNA - Diciotto nel 2023. Già quindici nel 2024. Sono le (preoccupanti) cifre riguardanti i femminicidi in Svizzera, riportate dal sito “Stopfemizid”, che tra i casi noti (e più recenti) inserisce anche il dramma di via degli Albrici a Chiasso.

Il triste elenco del 2024 - nel quale il sito inserisce anche i delitti in cui gli autori non conoscevano le vittime «al fine di documentare la violenza contro le donne nel modo più completo possibile» - prende avvio già il cinque gennaio nel canton Vaud. La vittima aveva 46 anni e per la sua morte è stato posto in detenzione preventiva uno svizzero suo coetaneo. Una decina di giorni dopo, a Wädenswil (ZH), una 56enne viene trovata morta nel suo appartamento e un 25enne svizzero presente nella stessa abitazione finisce in manette. Passa qualche giorno e una donna di soli 27 anni scompare dal canton Sciaffusa. Il suo cadavere viene ripescato a inizio febbraio dal Reno e poco dopo il marito viene arrestato per il delitto.

Particolarmente macabro è il delitto numero quattro: quello commesso il 13 febbraio a Binningen (BL) e costato la vita a una 38enne che in passato aveva partecipato a Miss Svizzera. Il marito - secondo una recente ricostruzione apparsa in una sentenza del Tribunale federale che ha negato all'uomo la scarcerazione - avrebbe smembrato il corpo della moglie con un seghetto e delle cesoie dopo averla strangolata.

La lista si allunga con i femminicidi del 16 marzo a Vevey (uccisa una 40enne) e del 25 marzo a Frauenfeld (la vittima era una 74enne). Poi a maggio ecco arrivare l'incomprensibile delitto di Männedorf (ZH), dove un 19enne ha ucciso una donna che faceva jogging in un parco. La vittima, una 35enne, e il suo carnefice non si conoscevano.

A giugno un omicidio-suicidio di una coppia anziana scuote la calma del piccolo villaggio di Kronau (ZH): il marito 80enne avrebbe sparato alla moglie 78enne prima di rivolgere l'arma contro sé stesso. A inizio luglio una donna di 57 anni trova la morte a Sursee (LU). In manette è finito il suo compagno. Mentre a fine mese una 55enne viene uccisa (insieme al suo nuovo compagno) dall'ex a Vétroz (VS).

Ad agosto sono poi arrivati i delitti di Basilea (uccisa una donna di 75 anni da un malato mentale scappato da una clinica psichiatrica) e Zurigo (la vittima aveva 38 anni). Mentre a settembre anche il nostro cantone è scosso da un femminicidio: quello commesso dal 44enne dello Sri Lanka che uccide la moglie 40enne in un appartamento di Chiasso per poi fingere che la donna sia deceduta per un malore.

L'ultimo femminicidio avviene invece qualche giorno fa a Bülach (ZH), dove un 47enne afghano uccide la moglie di 29 anni prima di scappare. Una fuga, quella dell'uomo, durata meno di 24 ore: l'uxoricida viene infatti fermato sul confine tedesco dall'Ufficio federale delle dogane e della sicurezza dei confini (UDSC) mentre tenta di lasciare la Svizzera. Una lista lunga e dolorosa. E a fine anno mancano ancora due mesi e mezzo...

Una vera e propria piaga che per "Stop Femizid" in Svizzera è favorita da una mancanza di «prevenzione ed educazione». «I colpevoli - precisano gli artefici della ricerca - possono infatti avere una lunga storia di violenza alle loro spalle. Ogni ulteriore femminicidio deve venire quindi considerato come un fallimento dei meccanismi di controllo sociale, da parte della polizia, degli esperti e del sistema giudiziario».

Telefono Amico si avvale di un’esperienza decennale, collabora dal 1997 con il Dipartimento della sanità e della socialità nell’ambito della Legge Federale concernente l’aiuto alle vittime di reati (LAV).

Tel. 143 
offre un servizio di ascolto continuo, 24h/24, 365 giorni all’anno e anche una consulenza chat a orari fissi (per gli orari di apertura consultare il sito https://www.143.ch/it/chat-svizzera- italiana/). In entrambi i casi vige l’assoluto rispetto dell’anonimato.

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COMMENTI
 

Rusky 1 mese fa su tio
molti femminicidi e aggressioni fisiche e verbali sono perpetrati da personaggi in arrivo da culture arcaiche con mentalità e cultura incompatibili con noi. E come al solito vige un silenzio tombale su questa realtá da parte dei vari collettivi femminili di sinistra.

saijon 1 mese fa su tio
un circolo vizioso della violenza che è molta anche sugli uomini, ... purtroppo spesso sono gli uomini che concludono il circolo.

Heinz 1 mese fa su tio
Ma no... in Svizzera al massimo si trova un cadavere e la polizia sta indagando... poi silenzio...

Arcadia7494 1 mese fa su tio
I femminicidi sono solo la punta dell’ iceberg di una violenza sulle donne e sui più deboli in aumento. Sicuramente vi è stata nell’ultimo trentennio una forte immigrazione da paesi con culture che considerano la donna un essere inferiore , ma non è solo questo. Dietro vi sono incivili, che non sanno vivere con le regole comuni. Ignoranti e vigliacchi spesso. In un contesto in cui la donna viene banalizzata può essere picchiata o peggio uccisa. Ho pure la sensazione che ci sia un crescente desiderio, da parte di taluni, di ridimensionare il ruolo della donna nella società occidentale , ad iniziare dal diritto di abortire, portato avanti da uomini che si sentono “depotenziati“ del loro machismo, risentiti, perché hanno perso il ruolo centrale di padri padroni avuto per secoli.

Heinz 1 mese fa su tio
Risposta a Arcadia7494
Ma tu che ne sai? Hai dati su quei 15 delitti?NO e magari se li avessi scopriresti che ci sono pure tanti tuoi paesani !!

Arcadia7494 1 mese fa su tio
Risposta a Heinz
Stai sereno però.

Arcadia7494 1 mese fa su tio
Risposta a Heinz
E leggi meglio.

Rusky 1 mese fa su tio
Risposta a Heinz
Heinz: afghani, srilankesi, etiopi, eritrei, siriani è la cronaca reale troppo spesso sono queste etnie che hanno una visione arcaica verso le donne. poi si ma solo dopo ci sono anche i „nostrani“

Flet 1 mese fa su tio
Bisogna iniziare dalla famiglia, i genitori devono insegnare hai bambini il rispetto per la donna! La donna NON è un oggetto! Quando finalmente in famiglia tutti si rispettano, specialmente tra padre e madre il bambino è sereno ma se assiste a scene di maschilismo il disastro è fatto!

Tata 1 mese fa su tio
Inoltre vorrei rispondere a CJ e P Parker che minimizzano. E se vostra madre o vostra sorella fosse vittima di femminicidio? Pensateci un attimo!

Tata 1 mese fa su tio
A me non interessa la nazionalità di chi compie questi reati, né tantomeno paragonarlo con altri reat che purtroppo succedono anche da noi. Mi spaventa tantissimo le violenze che devono subire le donne da parte del genere maschile. Quasi tutti i giorni leggiamo di questi abusi denunciati, e chissà quanti non denunciati. Il Governo ha deciso di aiutare di più le donne con infrastrutture ecc. Bene! Ma le pene che devono scontare questi uomini fanno ridere! E' VERGOGNOSO ! Idem per le pene per i pedofili! La magistratura dovrebbe dare a queste persone pene esemplari! Parlo di 10- 20 anni di reclusione! E non lasciarli uscire per buona condotta ecc. BASTA con la violenza sulle donne!!!

CJ 1 mese fa su tio
Allarme femminicidi ? Titolo un filo clickbait ? …. Due considerazioni quanti erano in media negli ultimi 20 anni ? Altra considerazione spesso sono omicidi commessi da stranieri ( con passaporto svizzero o senza ) non integrati col le nostre regole sociali e morali …. Siamo sempre di più una società multietnica e non tutti si vogliono integrare … comunque 15,casi su 9 milioni di abitanti non mi pare tutta sta valanga …certo ogni tragedia sarebbe da evitare … spesso la polizia ha le mani legate …. Comunque la parola femminicidio la trovo al quanto ideologica … io li chiamerei piuttosto omicidi passionali come si sono sempre chiamati …ma forse sono strano io … per esempio la parola femminismo o maschilismo nella mia testa hanno una connotazione negativa in egual misura ….
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