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SVIZZERALa tragedia dietro Sarco

13.10.24 - 23:32
Doveva essere la prima candidata a morire con Sarco, ma poi aveva cambiato idea. Ora spunta un video in cui accusa l'associazione
The Last Resort
Fonte CH Media
La tragedia dietro Sarco
Doveva essere la prima candidata a morire con Sarco, ma poi aveva cambiato idea. Ora spunta un video in cui accusa l'associazione

ZURIGO - Sarebbe dovuta essere la prima persona al mondo a morire all'interno della capsula suicida Sarco, ma poi Jennifer McLaughlin - a causa del polverone mediatico e dei dubbi sollevati sulla buona fede dell'associazione The Last Resort - aveva cambiato idea. Tanto che la NZZ a fine luglio era entrata in possesso di una lettera in cui la donna americana, 55 anni proveniente dall'Alabama, aveva mosso gravi accuse nei confronti di Philip Nitschke, l'inventore della cosiddetta "Tesla del suicidio", e dei suoi colleghi. Ora i quotidiani CH Media hanno diffuso un video di circa 36 minuti in cui la donna lancia personalmente accuse ai responsabili dell'associazione.

Un video da 36 minuti - «Sono Jennifer dall'Alabama. Questa è la mia piccola storia», inizia così a raccontare. Era nel luglio del 2023, quando aveva deciso di candidarsi per la prima di Sarco a causa della condizione fisica in cui versava. Affetta da nefropatia, polineuropatia e in forte sovrappeso, era costretta a condurre i suoi giorni su una sedia a rotelle, sottoponendosi a sedute continue di dialisi.

Nel suo video, infatti, lamenta poi di essersi sentita «mercificata». Continuava a chiedere alla co-presidente, Fiona Stewart, di avere del tempo per sé, «per poter mandare messaggi ai miei amici negli Stati Uniti che mi vogliono bene e per salutarli... per sempre». Mentre era costretta a incontrare i media, per promuovere l'associazione.

Afferma poi di aver dovuto sostenere molte spese dopo il suo arrivo in Svizzera. Dall'Alabama era partita con 40mila dollari sul suo conto. Dopo qualche tempo, non era rimasto più nulla. Un fatto testimoniato, secondo i giornali CH-MEDIA, da Tom Curran, direttore di Exit International: «Jennifer dava regolarmente a Fiona dei contanti prelevandoli dai pos. Così come la sua carta di credito e il suo pin».

Il punto di rottura - McLaughlin ammette più avanti di aver cancellato il suo ultimo viaggio, dopo aver scoperto le controversie legate all'uso di Sarco in Svizzera. Dubbi avanzati ai responsabili dell'associazione che l'hanno liquidata, sostenendo fosse una bugia. E mentre Jennifer decideva di abbandonare il progetto iniziale, The Last Resort annunciava che il primo candidato era stato escluso per motivi psichiatrici. «Se avessi saputo che razza di persone senza cuore fossero, non mi sarei mai affidata a loro», afferma.

Alla fine, McLaughlin, è morta lo scorso luglio. Si era rivolta a un'organizzazione di assistenza al suicidio. Con le sue ultime parole tiene a lanciare un messaggio a coloro che vogliono porre fine volontariamente alla propria vita: «Questa è una delle decisioni più profonde che si possano prendere. Non rischiate di cadere in questa rete di bugie, inganni, tradimenti, sfruttamento ed esaurimento, poiché potrebbe causare un'immensa sofferenza durante il vostro ultimo viaggio».

The Last Resort respinge le accuse - Exit International e The Last Resort, intanto, respingono - ancora una volta - le accuse. Secondo i quotidiani del gruppo, Jennifer aveva volontariamente accettato tutti gli appuntamenti con i media e aveva speso il suo denaro. Inoltre, aveva accumulato debiti con l'associazione. Secondo la NZZ, le organizzazioni sono riuscite a confutare o almeno a mettere in dubbio alcune delle dichiarazioni di McLaughlin con dei documenti.

Lo scorso settembre Sarco è stata utilizzata per la prima volta nel canton Sciaffusa. Il presidente Florian Willet è stato posto in custodia cautelare.

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