La maggior parte degli infortuni mortali si verifica negli sport alpini, in quelli sulla neve e negli sport acquatici. UPI lancia l'allarme
BERNA - Ogni anno in Svizzera 185 persone perdono la vita a causa di un'attività sportiva. Il (triste) conteggio è riportato dall'Ufficio prevenzione infortuni (UPI) che precisa come la maggior parte di questi infortuni si verifica negli sport alpini, seguiti da quelli sulla neve e dagli sport acquatici.
La meteo influisce - Negli ultimi 24 anni - secondo i dati dell'UPI - 4'400 persone hanno perso la vita praticando sport. In media si tratta quindi di 185 morti l'anno con le cifre che possono variare, anche sensibilimente, di anno in anno principalmente a causa delle condizioni meteo. «E questo perché - precisa UPI - quasi tutti gli infortuni sportivi mortali avvengono all’aperto». Un anno con un maggior numero di giornate di bel tempo e che invita più persone a far sport all'aria aperta porterà quindi con sé un maggior numero di incidenti».
Alpinismo e i suoi fratelli - È negli sport alpini che si registra di gran lunga il maggior numero di infortuni mortali con una media di 84 decessi l'anno. Seguono gli sport sulla neve (38) e acquatici (38). «Tuttavia - precisa l'UPI - questo non significa necessariamente che il rischio di morte in questi sport sia altrettanto elevato. Gli sport di montagna, quelli sulla neve e gli sport acquatici sono molto popolari e, di conseguenza, praticati da un gran numero di persone».
Il comportamento (e il genere) pesa - Il rischio d'infortunio dipende non solo dalla durata, dalla frequenza e da quanti anni si pratica uno sport, ma anche dal comportamento delle persone che lo praticano. E non è un caso che in praticamente tutti gli sport (unica eccezione è l'equitazione) ci sono più vittime di sesso maschile. «Gli uomini - precisa l'UPI - tendono a praticare sport più spesso e dall’altro perché sono generalmente più inclini al rischio delle donne». Tuttavia - fa notare ancora l'Ufficio prevenzione infortuni - chiunque pratichi uno sport in base alle proprie capacità fisiche e tecniche, utilizzando l’attrezzatura giusta, facendo una pausa o addirittura fermandosi in caso di dubbio e rallentando il ritmo, riduce notevolmente il rischio di incidenti gravi o addirittura mortali.