Lo sostiene il Consiglio Federale che ne reputa «sproporzionata» la portata della proposta che punta al divieto di vendita
BERNA - Il 16 ottobre 2024 il Consiglio federale ha licenziato il messaggio concernente l’iniziativa popolare “Per una limitazione dei fuochi d’artificio (Iniziativa sui fuochi d’artificio)”.
«Dal momento che i Cantoni e i Comuni dispongono già delle basi giuridiche necessarie per limitare i fuochi d’artificio, raccomanda al Parlamento di respingere l’iniziativa senza controprogetto diretto o indiretto», chiosa via nota l'Esecutivo federale.
Per il divieto di vendita - L’iniziativa popolare “Per una limitazione dei fuochi d’artificio (Iniziativa sui fuochi d’artificio)”, presentata il 3 novembre 2023, chiede che le persone, gli animali e l’ambiente vengano protetti maggiormente dal rumore e dalle emissioni causate dai fuochi d’artificio.
Nello specifico, intende vietare la vendita e l’uso di fuochi d’artificio ai privati, eccezion fatta per fuochi d’artificio non rumorosi, come bengala o fontanelle.
L’iniziativa contempla inoltre la possibilità per i Cantoni di accordare autorizzazioni eccezionali per eventi d’importanza sovraregionale, come per esempio le celebrazioni del 1° agosto.
«Portata sproporzionata» - Il Consiglio federale «è consapevole del fatto che i fuochi d’artificio rumorosi possono avere ripercussioni negative sull’ambiente, sulle persone e gli animali. Tuttavia, tali ripercussioni sono limitate nel tempo e nello spazio», inoltre, i Cantoni e i Comuni dispongono già delle basi giuridiche per limitare, se necessario, la vendita e l’uso di fuochi d’artificio, basi di cui molte Città e Comuni si avvalgono già limitando nel tempo e/o nello spazio l’uso dei fuochi d’artificio o vincolandolo a un’autorizzazione.
Il Consiglio federale «non ritiene quindi necessarie nuove limitazioni alla vendita e all’uso di fuochi d’artificio. Raccomanda pertanto al Parlamento di respingere l’iniziativa senza controprogetto diretto o indiretto».