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SVIZZERAFino a 100 franchi per chi ritrova munizioni dell'esercito

16.10.24 - 21:00
Le ricompense possono variare secondo molti fattori. È determinante il pericolo che i reperti rappresentano per la popolazione.
TiPress
Proiettile d'artiglieria ritrovato a Bironico.
Proiettile d'artiglieria ritrovato a Bironico.
Fonte 20Minuten
Fino a 100 franchi per chi ritrova munizioni dell'esercito
Le ricompense possono variare secondo molti fattori. È determinante il pericolo che i reperti rappresentano per la popolazione.

ZURIGO - Proiettili inesplosi e residui di munizioni. Le montagne e i ghiacciai svizzeri sono disseminati di materiale dell’esercito disperso oppure abbandonato. Ma non solo. Questi reperti emergono spesso anche in vecchie piazze d’armi oppure su piazze di tiro non più utilizzate. 

La Confederazione da anni ha lanciato un’intensa campagna per sensibilizzare sui pericoli delle munizioni inesplose. Lo scorso 6 settembre a Bironico erano state evacuate un centinaio di persone dopo il ritrovamento di un proiettile d’artiglieria risalente al 1917. In questi casi è importante segnalare immediatamente alle autorità competenti l'identificazione del reperto.

C’è un luogo a Zurigo in cui le segnalazioni, negli ultimi anni, si sono moltiplicate: il parco cittadino di Allmend Brunau. «In questo campo, solo lo scorso anno, ho ritrovato quattro proiettili inesplosi», ha spiegato a 20Minuten un residente del posto. L’ultimo ritrovamento è avvenuto pochi giorni fa mentre l’uomo passeggiava con il suo cane. «Le foreste della zona sono piene di munizioni, ne raccolgono circa 30 al giorno». Per anni infatti l’esercito si esercitava nella zona impiegando fanteria e artiglieria. 

Una situazione, però, che non lascia tranquilli i molti frequentatori del parco. «Le munizioni si trovavano a pochi metri dal sentiero. Non ho osato toccarle». Dopo la segnalazione però l’uomo si è visto recapitare un “premio” di 50 franchi direttamente dall’esercito. «La ricompensa può arrivare addirittura fino a 100 franchi».

Contattato dai colleghi d’Oltralpe, il portavoce dell'esercito ha spiegato che l’oggetto in questione era la coda di un razzo di addestramento. «Nella maggior parte dei casi non sono pericolosi. È importante però fare attenzione e non avvicinarsi troppo». Per quanto riguarda la ricompensa, invece, ci sono vari fattori che ne determinano l’ammontare. In particolare viene preso in considerazione le modalità di segnalazione e il pericolo che l’ordigno rappresenta per la popolazione.

Il sito della Confederazione fornisce alcuni dati. Nel 2023 sono giunti 1’122 annunci e sono stati eliminati 3’537 rottami di munizioni e proiettili inesplosi. Numeri simili a quelli del 2022. La grande differenza invece emerge nelle indennità corrisposte. Se due anni fa sono stati elargiti 8’400 franchi, nel 2023 ne sono stati dati solo 4’800.

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