Cerca e trova immobili

SVIZZERAAnnullate le misure di polizia per il militante dell'ISIS

18.10.24 - 12:12
Il Tribunale federale svizzero annulla le misure anti-terrorismo contro un iracheno simpatizzante dell'ISIS
20min/Justine Romano
Annullate le misure di polizia per il militante dell'ISIS
Il Tribunale federale svizzero annulla le misure anti-terrorismo contro un iracheno simpatizzante dell'ISIS

BERNA - Il Tribunale federale (TF) ha annullato le misure di polizia volte a prevenire attività terroristiche decise nei confronti di un iracheno simpatizzante dello Stato Islamico (ISIS). Secondo l'alta corte, è stato violato il diritto dell'uomo di visionare il suo dossier.

Egli era arrivato in Svizzera nel 2013 e gli era stato concesso l'asilo. Ben presto era stato oggetto di attenzione da parte del Ministero pubblico della Confederazione (MPC) a causa delle sue attività in favore dell'ISIS. Lo statuto di rifugiato gli era stato revocato, ma la sua espulsione era stata sospesa.

Nel 2017, l'iracheno era stato condannato a 3 anni e 8 mesi dal Tribunale penale federale (TPF) per aver preso parte all'ISIS. Dato che aveva già scontato la pena in carcere preventivo, era stato rilasciato, gli era stata concessa l'ammissione provvisoria ed era stato attribuito al Canton Sciaffusa.

Nel 2023, la polizia sciaffusana aveva chiesto all'Ufficio federale di polizia (fedpol) di ordinare misure per prevenire attività terroristiche. L'interessato aveva presentato ricorso contro questa decisione. Nel frattempo, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) aveva annullato l'ammissione provvisoria. Il procedimento contro tale annullamento è ancora in corso, a causa di un ricorso inoltrato dall'uomo.

In una sentenza pubblicata oggi, il TF rileva che al ricorrente non era stato concesso l'accesso ad alcuni documenti del suo fascicolo. Tra questi, una relazione redatta dai servizi sociali.

In questo modo, fedpol e il Tribunale amministrativo federale (TAF) hanno violato i diritti dell'interessato. I giudici di Mon Repos non si sono però pronunciati sul merito della questione, ovvero le misure di polizia volte a prevenire le attività terroristiche.

Da notare che sempre oggi, l'alta corte sciaffusana ha stabilito che l'uomo deve restare in carcere preventivo in attesa della sua espulsione. Secondo il tribunale, egli rappresenta una grave minaccia per la sicurezza interna ed esterna della Svizzera.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE