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SVIZZERAFlessibilità sul lavoro: «È la strada giusta»

21.10.24 - 08:39
Il commento del sindacato syndicom sul sondaggio condotto dall'istituto di ricerca Sotomo per conto dell'Unione svizzera degli imprenditori.
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Fonte RED
Flessibilità sul lavoro: «È la strada giusta»
Il commento del sindacato syndicom sul sondaggio condotto dall'istituto di ricerca Sotomo per conto dell'Unione svizzera degli imprenditori.

ZURIGO - I risultati del sondaggio pubblicati oggi confermano che la regolamentazione tra le parti sociali dei modelli di orario di lavoro nel quadro giuridico vigente è la strada giusta. I contratti collettivi di lavoro e la legge sul lavoro consentono già la flessibilità desiderata da molti lavoratori.

Il sondaggio è stato condotto dall'istituto di ricerca Sotomo per conto dell'Unione svizzera degli imprenditori. I risultati sottolineano in particolare che la possibilità di gestire autonomamente l'orario di lavoro contribuisce a una migliore conciliazione tra vita privata e lavoro. Questo può portare, secondo i risultati del sondaggio, a meno stress e a una maggiore soddisfazione tra i lavoratori. Già oggi, la legge sul lavoro vigente consente tali modelli flessibili, il che è importante per molti dipendenti.

«Il sondaggio mostra chiaramente che la nostra attuale legislazione sul lavoro offre già molteplici soluzioni per orari di lavoro flessibili, che soddisfano le esigenze sia dei lavoratori che delle aziende», ha spiegato Daniel Hügli, responsabile del settore ICT presso il sindacato syndicom. «Per il futuro, è importante espandere ulteriormente questa flessibilità a favore dei dipendenti e promuovere modelli innovativi nei contratti collettivi di lavoro che tengano conto delle diverse fasi della vita dei lavoratori.»

Questo è particolarmente importante «dato che specifiche regolamentazioni per singoli settori o aziende possono essere stabilite tra i partner sociali nei contratti collettivi di lavoro (CCL), permettendo un'implementazione pratica e adatta alle esigenze dei modelli di orario di lavoro», si legge in una nota stampa.

Un miglioramento simile della soddisfazione lavorativa può essere raggiunto anche attraverso «la riduzione dell'orario di lavoro senza perdite di reddito. Questo potrebbe essere un argomento attraente per le aziende per aumentare la loro competitività sul mercato del lavoro e promuovere l'occupazione».

Infine, i risultati del sondaggio rappresentano anche un mandato per i partner sociali: «È necessario puntare maggiormente su modelli di orario di lavoro adatti alle fasi della vita, che tengano conto delle esigenze dei lavoratori. È importante garantire una chiara separazione tra vita privata e lavoro – misure come il diritto alla non reperibilità potrebbero svolgere un ruolo importante per promuovere la salute e contrastare la sovrapposizione tra lavoro e vita privata».

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