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ZURIGOSangue "avvelenato", anche nei bambini

25.10.24 - 18:01
PFAS: se ne riscontrano quantità tali da mettere a rischio la nostra salute. Lo dimostra un nuovo test di Saldo.
Pexels
I PFAS non si trovano solo nei cosmetici, nelle pentole in teflon e nei tessuti, ma anche nel nostro sangue, come dimostra un test di laboratorio di "Saldo".
I PFAS non si trovano solo nei cosmetici, nelle pentole in teflon e nei tessuti, ma anche nel nostro sangue, come dimostra un test di laboratorio di "Saldo".
Sangue "avvelenato", anche nei bambini
PFAS: se ne riscontrano quantità tali da mettere a rischio la nostra salute. Lo dimostra un nuovo test di Saldo.

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ZURIGO - «Anche i bambini hanno veleno industriale nel sangue». Questo è il titolo di un'inchiesta condotta da Saldo sulla sostanza chimica PFAS* (di cui fanno parte le PFOA e PFOS). La rivista ha incaricato un laboratorio di analizzare il sangue di 35 persone. Il risultato: le PFAS erano presenti in tutti i campioni di sangue, anche in quantità tali da poter far ammalare. Solo tre dei 35 partecipanti presentavano livelli così bassi di PFOA e PFOS nel sangue da non far temere conseguenze per la salute.

La Svizzera ha vietato l'uso di PFOA, sostanza cancerogena, a partire dal giugno 2021 e anche il PFOS è stato ampiamente vietato dal 2011. Tuttavia, queste non sono le uniche sostanze facenti parte delle PFAS che, per la maggior parte, non conoscono divieti.

*PFAS è l'abbreviazione di sostanze per- e polifluoroalchiliche. Si tratta di un gruppo di diverse migliaia di sostanze chimiche industriali sintetiche. Queste sostanze sono state ampiamente utilizzate su scala industriale dall'inizio degli anni Settanta del secolo scorso. Vengono sfruttate per prodotti come cosmetici, pentole in teflon e tessuti.

PFOA e PFOS nel sangue di un bambino di 7 anni - L'analisi è stata effettuata dal laboratorio Medica di Zurigo, che ha analizzato il sangue di 35 persone provenienti da 18 cantoni alla ricerca di acido perfluoroottanoico (PFOA) e acido perfluoroottanesolfonico (PFOS). Tutti i partecipanti allo studio, dai bambini di sette anni alle donne di 89 anni, avevano queste sostanze chimiche nel sangue.

Donna di 76 anni con livelli particolarmente elevati di PFAS - Il livello più alto è stato riscontrato in una 76enne. Il valore era così elevato che il chimico del canton Sciaffusa, Kurt Seiler, e l'ispettore chimico Mathias Breimesser, hanno contattato personalmente la donna. L'anziana di Stetten teme ora che le PFAS l'abbiano fatta ammalare. Ha già dovuto subire un'operazione a causa di una malattia cardiovascolare e i suoi livelli di colesterolo sono troppo alti.

Le sue preoccupazioni non sono infondate: gli studi hanno dimostrato che PFOA e PFOS possono compromettere il sistema ormonale e immunitario e aumentare il rischio di malattie cardiovascolari. Sono possibili anche danni al fegato e un aumento dei livelli di colesterolo.

«Necessità acuta d'intervento» per tre donne - I livelli di PFOS di 29 partecipanti erano così alti che, secondo l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM), non si possono escludere danni alla salute. Tre donne presentano livelli così elevati da rendere «acuta la necessità di intervenire per ridurne l'esposizione». In una persona in età fertile, il laboratorio ha trovato una quantità eccessiva di PFOS, ed è ormai noto che questa sostanza può portare a una diminuzione del peso alla nascita dei bambini.

«Le PFAS devono essere vietate» - Per il chimico cantonale Seiler, i risultati del test sono preoccupanti. «Le PFAS devono essere vietate», afferma. E i genitori di Nina (9 anni) e Tim (7 anni) di Stetten (SH) chiedono trasparenza: «Non possiamo proteggere i nostri figli finché non sappiamo dove sono contenute queste sostanze».

Anche Martin Scheringer, chimico ambientale del Politecnico di Zurigo, è preoccupato. Ha dichiarato a "Saldo" che le PFAS rimangono nell'organismo per anni e che anche bassi livelli di PFOS e PFOA rappresentano un rischio di ammalarsi di cancro. Poiché le PFAS si trovano anche nelle acque sotterranee, è quasi impossibile proteggersi. «Sono le fonti di PFAS a dover essere eliminate», afferma Scheringer. «In assenza di misure ad hoc, la concentrazione di queste sostanze non potrà che continuare ad aumentare».

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