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SVIZZERA«LaPosta continuerà a garantire 2'000 filiali»

29.10.24 - 16:03
Il Gigante Giallo intende a trasformarsi. 170 filiali non verranno più gestite in proprio ma in partenariato. Venti in Ticino.
keystone-sda.ch (PETER KLAUNZER)
«LaPosta continuerà a garantire 2'000 filiali»
Il Gigante Giallo intende a trasformarsi. 170 filiali non verranno più gestite in proprio ma in partenariato. Venti in Ticino.

BERNA - LaPosta guarda il futuro. E nonostante le difficoltà e il calo dei volumi - quello delle lettere (-39%) è stato definito addirittura «drammatico» dal direttore Roberto Cirillo - il Gigante Giallo intende continuare a garantire 2000 sedi in tutta la Svizzera. «L'obiettivo entro la fine del 2028 è quello di avere una rete composta da circa 600 filiali gestite in proprio e 1'400 in partenariato». Un altro obiettivo «prioritario» della Posta è quello di «modernizzare» e rendere «più inclusive» queste filiali. E per farlo investirà circa 100 milioni di franchi nei prossimi quattro anni.

La PostaLa distribuzione delle 2'000 filiali sul territorio.

Crollo delle operazioni - Le classiche operazioni negli uffici postali (-49%) e i versamenti allo sportello (-68%) sono letteralmente crollati negli ultimi tredici anni, sia a causa dell'andamento demografico sia del crescente utilizzo dei servizi digitali. «E queste tendenze proseguiranno in maniera inarrestabile nei prossimi anni», ha precisato Cirillo.

La PostaI grafici mostrano il crollo delle operazioni e dei vesamenti agli uffici postali.

«Non chiediamo un centesimo ai contribuenti» - Tendenze, queste, che obbligano il Gigante Giallo a fare delle scelte. Per evolversi, ma in maniera differente. «Investiamo dove c’è bisogno di noi e dove possiamo offrire il massimo vantaggio alla nostra clientela», ha commentato il vicedirettore e Responsabile della rete postale Thomas Baur. «Per questo adeguiamo la rete di filiali in modo da garantire anche in futuro il servizio universale senza chiedere un solo centesimo ai contribuenti».

Altri 170 partner da trovare - Ma per fare questo il Gigante Giallo non può gestire da solo tutte e duemila le filiali. E si affida a un modello ormai consolidato da diverso tempo: quello del partenariato. «Solo così - ha sottolineato Cirillo - potremo adempiere anche in futuro al mandato di servizio universale e offrire nella maggior parte dei casi orari di apertura ancora più lunghi». Al momento La Posta sta cercando circa 170 partner a cui affidare la gestione dei servizi che prima venivano garantiti tramite gli uffici postali (che verranno chiusi).

Venti in Ticino - Anche il Ticino sarà confrontato da una trasformazione. Con 20 filali (vedi la lista nel box a fondo pagina) in proprio che - come rivelato da Cirillo rispondendo a una domanda di Tio.ch e 20 minuti - verranno trasformate in filiali in partenariato. «Ho parlato di recente con il Governo e con i Comuni e insieme vogliamo trovare soluzioni che soddisfino la realtà ticinese. Lavoreremo insieme per trovare la soluzione migliore. Quello che posso garantire già fin ora è che saremo ben al di là di quanto viene richiesto dall'Ordinanza sulle poste e ben al di là della media svizzera».

Cosa dice l'Ordinanza - La prescrizione del servizio universale (secondo l'articolo 33 dell'Ordinanza sulle poste) prevede che il 90% della popolazione possa raggiunge un ufficio postale o un’agenzia a piedi o con i mezzi pubblici entro 20 minuti oppure usufruire di un servizio a domicilio entro mezz'ora. «LaPosta - ha preciato Baur - supera nettamente le
disposizioni regolatorie, visto che nel 2023 raggiungeva nei tempi previstil il 96.7% dei propri utenti». Con le soluzioni alternative questa percentuale, è stato precisato, sarà del 96.4%.

Investimenti da oltre 100 milioni - LaPosta, per dimostrare il proprio impegno, investirà oltre 100 milioni di franchi nelle proprie filiali. Alcune delle quali sono ormai datate. «Siamo fieri delle nostre filiali. Ma vanno modernizzate. Rese più inclusive», sottolinea Baur. «Vogliamo che la nostra clientela possa fruire sia di servizi in loco sia di nuove offerte digitali. Costruiamo la rete del futuro per tutte le generazioni».

La video-consulenza - Per questo motivo la Posta sta testando soluzioni - che verranno proposte sia nelle filiali gestite in proprio sia in quelle in partenariato - per ridurre ulteriormente i tempi di attesa nelle filiali impiegando, ad esempio, i più moderni formati di video consulenza da affiancare ai tradizionali sportelli. «Stiamo sviluppando nuovi elementi self-service - ha spiegato Baur - volti a semplificare le operazioni postali ed evitare lunghi tempi di attesa».

«L'inerzia non è un'alternativa» - In conclusione Roberto Cirillo ricorda come il mercato stia vivendo evoluzioni drastiche. «Per continuare a essere presenti personalmente per la nostra clientela in 2'000 sedi servite, agiamo ora. E per farlo abbiamo bisogno del necessario margine di manovra imprenditoriale. Per noi l’inerzia non è un’alternativa».

Le venti filiali ticinesi (potenzialmente) interessate dalla trasformazione - Arzo, Bellinzona 2 (Semine), Bellinzona 5 (San Paolo), Breganzona, Cadro, Canobbio, Castel S. Pietro, Cugnasco, Gentilino, Locarno 4 (Solduno), Lodrino, Lugano 6 (Cassarate), Maglio di Colla, Maroggia, Mezzovico, Monteggio, Novaggio, Novazzano, Olivone, Verscio. A queste si aggiunge la filiale di Mesocco in Mesolcina (GR).

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COMMENTI
 

Equalizer 3 sett fa su tio
Una posta sola a Locarno, in centro con 5 posteggi per 15'000 abitanti? Ma mi sembra una cosa geniale... Ma li pagano anche a questi?

Ljn 3 sett fa su tio
La loro fortuna è quella di non avere concorrenza

Princi 3 sett fa su tio
cominciamo a calare gli stipendi ai dirigenti della POSTA ladri

Equalizer 3 sett fa su tio
Questi continuano a creare servizi per fare in modo che la gente faccia tutto da casa e poi ti vengono a dire... e ma c'è sempre meno gente che va in Posta. 🤡

koseidon 3 sett fa su tio
Buona sera Cirillo&compagnia alta locata.Avete voluto voi finire nel declino da quando avete spinto/costretto la gente a utilizzare i servizi online. Come? chiudendo tante filiali e facendo pagare alle persone diverse operazioni in posta come i bonifici. E ora fate i piangina. Selber Schuld.

Maverik 3 sett fa su tio
Risposta a koseidon
Non sono sicuro che ci hanno spinto loro…. Ma noi consumatori.. comodi dalle nostre poltrone… Lavoro in una ditta di artigianato e ti posso confermare che la posta via busta è nettamente diminuita, tantissime ditte ci recapitano le fatture via mail, qualsiasi comunicazione va via mail, pacchi spesso con trasportatori in quanto piu veloce … Credo che sia come il gatto che si morde la coda … vogliamo tutto subito, senza troppa fatica, davanti a una tastiera… e allo sportello si presentano 1/3 degli utenti

Voilà 3 sett fa su tio
Risposta a Maverik
Se vogliono modernizzarsi, perché non essere veloci come la concorrenza nella consegna dei pacchi? Ma è meglio acquistare partecipazioni nelle aziende del settore che pagano meno il personale...

Bobo 3 sett fa su tio
Che barzelletta ...... non sanno più cosa inventarsi??????

Rosso Blu 3 sett fa su tio
Anche noi non ce la facciamo più con gli aumenti, disservizi, ingiustizie eppure dobbiamo TACERE, lavorare e pagare. Tagliate gli esuberi ai piani alti, le azioni e i bla, bla, bla

FaNaGhiGarii 3 sett fa su tio
Come succede già in altri paesi, l'ufficio postale viene integrato nei centri commerciali, o comunque negozi, e si prende un angolo del negozio, e viene gestito da una persona che lavora per le due attività. Ottimizzazione dei costi.

gadoal 3 sett fa su tio
Risposta a FaNaGhiGarii
ottimizzazione dei costi usando soldi pubblici a fondo "perso". proprio una bella evoluzione. c'è gia una succursale presso la Posta in Via Sorengo a Lugano (in partenariato con una Farmacia), ma il servizio non è esattamente lo stesso, seppure le farmaciste siano molto capaci nel gestire la operatività dell'ufficio postale in miniatura.

Castore 3 sett fa su tio
La zappa ce la tiriamo sui piedi da soli!! tutto online, pagamenti da casa, ecc.... non siamo obbligati a seguire le scelte volute dall'alto!!! e poi ci lamentiamo se chiudono gli uffici postali e tante altre attività!!! Siamo noi consumatori che decidiamo il nostro futuro!!

Trin 3 sett fa su tio
Risposta a Castore
La Posta, è anche vero, che negli anni ha cercato in tutti i modi di disincentivare i pagamenti presso le filiali. I servizi e prezzi della posta prevedono un capitolo dedicato per versamenti presso le filiali con tariffe in funzione dell'importo versato (mentre viene specificato che tali servizi sono gratuiti online). Se poi vicino a casa hanno chiuso tutti gli uffici postali e per recarti presso una filiale devi per forza andare in qualche centro non le vicinanze si finisce sicuramente per rinunciare (sempre che si abbia dimestichezza con i pagamenti digitali e non tutte le categorie d'età hanno conoscenze in materia). D'altra parte l'evoluzione a cui assistiamo è frutto di scelte democratiche. Se la Posta opera come una qualsiasi società privata e frutto di scelte votate dal Parlamento che è stato eletto dal Popolo e, se non ricordo male, vi è stato anche qualche referendum, che ci ha portato su questa strada. Quindi in questo senso forse si hai ragione "la zappa ce la tiriamo sui piedi da soli".

Voilà 3 sett fa su tio
Risposta a Castore
Se le operazioni allo sportello costano e gli uffici postali sono sempre più lontani la gente è spinta a fare tutto da casa. Anche lettere e raccomandate, ma soprattutto pacchi, costano sempre di più si cercano metodi alternativi.

littli 3 sett fa su tio
Si così li mette in un negozio dove se vuoi fare i pagamenti devi avere il conto corrente postale e la carta della posta, visto che non accettano dei contanti. Inoltre non puoi pagare sopra una data cifra (mi sembra fr. 500.--).

Maverik 3 sett fa su tio
Risposta a littli
Puoi usare qualsiasi tipo di carta di credito e sono i prelevamenti non sopra i fr 500

littli 3 sett fa su tio
Risposta a Maverik
Per chi ha la carta di credito. Comunque è una fregatura. Inoltre io mi rifiuto di ritirare una raccomandata in un negozio.
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