Prima modella, poi attrice in quel di Hollywood. Con non poche difficoltà, come racconta lei stessa.
ZURIGO - La quarantunenne Nadine Vinzens, incoronata Miss Svizzera nel 2002, due anni dopo vola negli States per inseguire un sogno: il cinema. E ci riesce. Negli ultimi anni ha bazzicato ambienti di alto profilo, ma non è sfuggita agli occhi indiscreti dei molti orchi che si aggirano nell'ombra, tra gli ambienti più glamour di Hollywood.
Più che un'intervista è una confessione fiume la sua, affidata alle pagine del Blick. Uno dietro l'altro ripercorre i ricordi peggiori di questi anni, come quella volta che dovette chiudersi in bagno per sfuggire a un produttore dopo che questi, palpeggiandola, avrebbe cercato di costringerla a dormire con lui. O di quell'altro produttore che, senza mezzi termini, le avrebbe detto: «Se non apri le gambe non ti aiuterò».
Storie di ordinaria pochezza umana, tra molte promesse in cambio di presentazioni a persone importanti e avances sessuali al limite della violenza.
Tra gli ultimi episodi anche uno recente, risalente a 5 anni fa. Era stata invitata a un provino per un ruolo presso gli Studios della Warner. «Il produttore era emozionato, mi ha chiamato poco dopo e mi ha detto che avevo fatto un ottimo lavoro. Voleva incontrarmi a casa sua», racconta. Ma quando lei gli dice che avrebbe portato con sé il suo fidanzato, ecco arrivare tutta una serie di insulti da parte di chi non aveva nessuna intenzione di «spingere le donne che hanno un compagno».
«Ti attirano con incentivi per la tua carriera, ma tutto ciò che vogliono è sesso. Nient'altro», ammette la donna, che lavora anche come DJ.
Per Vinzens è il sistema ad essere malato, perché nasconde e accetta questo modus operandi. «Questo mi rende ancora più grata verso tutte quelle donne che si ribellano alla perversione degli uomini di potere e li mettono alla gogna».