Sviluppato dai ricercatori del Politecnico federale di Zurigo, in caso di catastrofi può raggiungere le persone sepolte sotto le macerie
ZURIGO - Ricercatori del Politecnico federale di Zurigo hanno sviluppato un robot simile a un serpente, che può essere impiegato in caso di catastrofi. "RoBoa", questo il suo nome, è ad esempio in grado di entrare in contatto con le persone sepolte sotto le macerie. Può infatti muoversi negli spazi più angusti, fornendo dati in tempo reale.
Il robot, viene spiegato in una nota odierna, è infatti dotato di microfono e altoparlanti ed è lungo fino a 100 metri: ciò consente di comunicare in situazioni di emergenza. La tecnologia avanzata di questo robot, permette anche di fornire acqua o altri liquidi di sostegno alle persone rintracciate sotto le macerie.
"RoBoa" è capace di muoversi in modo flessibile ed efficiente in spazi ristretti come tubi o canali. I materiali morbidi e l'uso di aria compressa lo rendono sicuro pure per ambienti pericolosi a rischio esplosione, dove è imperativo evitare le scintille.
Oltre al suo utilizzo in caso di catastrofe, può essere adottato in contesti industriali: il robot aiuta con la manutenzione, identificando precocemente i problemi prevenendo così danni più grandi.
Sviluppato originariamente nell'ambito di un progetto di ricerca degli studenti, "RoBoa" sta per essere lanciato sul mercato. Stando all'alta scuola zurighese, potrebbe avere un impatto notevole sulle operazioni di ispezione e soccorso in futuro.