Cerca e trova immobili

GRIGIONIUn'altra evacuazione è imminente: «Preferisco morire sotto le pietre»

11.11.24 - 21:59
Lo sconforto e la determinazione dei residenti di Brienz dopo l’ennesimo allarme frana.
20Minuten
Fonte Blick
Un'altra evacuazione è imminente: «Preferisco morire sotto le pietre»
Lo sconforto e la determinazione dei residenti di Brienz dopo l’ennesimo allarme frana.

ALBULA / ALVRA - La paura è tornata a impossessarsi del villaggio grigionese di Brienz, frazione del comune di Albula/Alvra. Una valanga di roccia potrebbe raggiungere il villaggio a una velocità di oltre 80 chilometri orari. I residenti potrebbero dover essere evacuati nei prossimi giorni.

Gli abitanti sono però esausti di vivere con la costante angoscia di una massa rocciosa di 1,2 milioni di metri cubi che potrebbe scivolare verso valle. «Porterò la mia famiglia al sicuro, ma io stesso resterò qui. Non ne possiamo più dei continui allarmi da parte dalle autorità. Preferisco morire sotto le pietre», ha spiegato al Blick un imprenditore 46enne. I residenti infatti, dopo la frana del giugno dello scorso anno (che si è fermata a poca distanza dal villaggio), rischiano ancora l’evacuazione.

Recentemente, la velocità della frana è aumentata in modo massiccio. Il comune ha quindi dichiarato la "fase gialla" sabato mattina. Questo in preparazione di un'evacuazione.

Di certezze però non ce ne sono. «L’aspetto più difficile di questa situazione è proprio l’incertezza. Non sappiamo se, quando e come verremo evacuati», ha ammesso una residente 86enne al quotidiano d’oltralpe. «Contrariamente all’ultima evacuazione questa volta porterò solo lo stretto necessario». La vedova vive nel paesino grigionese da oltre 60 anni.

Le autorità non hanno perso la speranza di poter salvare il villaggio, tuttavia il sindaco Daniel Albertin è stato criticato per non aver risposto alle domande esistenziali. Secondo un'altra persona colpita, le condizioni di vita sono diventate catastrofiche. L'intero villaggio sta attualmente scivolando verso il basso al ritmo di 2,4 metri all'anno. Alcune case sono quindi gravemente danneggiate. Le porte non si chiudono più e il sistema fognario non funziona più correttamente. Ma solo chi riporterà un danno integrale verrà risarcito.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE