In un sondaggio realizzato dall'istituto di ricerca gfs.bern. i medici lamentano una situazione insostenibile.
BERNA - I medici spendono sempre più tempo per svolgere compiti amministrativi e ne dedicano sempre meno ad attività per i pazienti, indica un sondaggio realizzato dall'istituto di ricerche demoscopiche gfs.bern.
All'indagine, pubblicata oggi su Medinside - portale dedicato al mezzo milione di persone attive nella sanità in Svizzera - e visibile anche sul sito di gfs.bern, hanno partecipato 1707 persone (1324 medici ospedalieri, attivi in ambito somatico acuto, psichiatrico e riabilitativo, nonché 383 dottori che esercitano ambulatorialmente). Secondo gli autori della ricerca, condotta ogni anno su mandato dell'associazione professionale dei medici svizzeri (FMH), il campione è rappresentativo della categoria.
Nella medicina somatica acuta, da un anno all'altro il tempo medio dedicato quotidianamente alla documentazione per le cartelle cliniche dei pazienti è passato da 114 minuti a poco meno di 120 minuti; in psichiatria da 91 a 100 minuti.
Gli intervistati hanno stimato che il tempo trascorso in attività legate ai pazienti è diminuito di circa undici minuti, passando a 102 minuti. Al contrario, è stato dedicato più tempo alle visite in reparto: 54 minuti (+3 minuti).
Secondo l'indagine, sia i medici attivi a livello ambulatoriale che quelli in ospedale spendono molto tempo per le richieste e i reclami delle compagnie assicurative. Inoltre, la maggior parte degli intervistati ritiene "piuttosto" o "chiaramente" superfluo il lavoro amministrativo richiesto dalle autorità.