Accordo tra Federazione di hockey e l’istituto di proprietà intellettuale. Per quella data si prevede di avere un nuovo design.
BERNA - Malgrado la recente sentenza del Tribunale amministrativo federale (TAF) la nazionale di hockey su ghiaccio potrà verosimilmente continuare anche in futuro a utilizzare lo stemma rossocrociato sulle maglie. La Swiss Ice Hockey Federation (SIHF) ha raggiunto un accordo con l'Istituto federale della proprietà intellettuale (IPI) per i prossimi due anni. Sul più lungo termine, la Federazione punta su una specifica revisione legislativa.
Lo scorso 15 ottobre il TAF aveva ricordato come in linea di principio, solo la Confederazione sia autorizzata a utilizzare lo scudo da quando, nel 2017, è entrata in vigore la revisione della legge sulla protezione degli stemmi. Le aziende e i club che lo utilizzavano da almeno 30 anni avevano la possibilità di richiedere l'autorizzazione per continuare a usarlo entro fine 2018. Il problema è che la SIHF aveva lasciato passare questa scadenza.
Ora, in un comunicato, la SIHF afferma di aver «deciso di accettare la sentenza del Tribunale amministrativo federale». Nella nota si precisa che la Federazione e l'IPI hanno raggiunto un «accordo ragionevole» per i prossimi due anni, durante i quali la nazionale potrà continuare a sfoggiare il noto scudo rossocrociato, ossia lo stemma ufficiale della Confederazione (e dell'amministrazione).
La Federazione precisa poi che un nuovo design della maglia sarà introdotto il 1° gennaio 2027, «con riserva di una revisione della Legge sulla protezione degli stemmi». Questa precisazione è fondamentale, poiché il Parlamento sarà verosimilmente presto chiamato a discutere una modifica di tale legge allo scopo di permettere alle squadre sportive nazionali di poter indossare capi con lo stemma della Svizzera.
Il Consiglio degli Stati ha già adottato - per 28 voti a 10 - una mozione in tal senso del "senatore" Damian Müller (PLR/LU). La palla è ora nelle mani del Consiglio nazionale. La competente commissione - quella della scienza, dell'educazione e della cultura - ha già dato parere favorevole (con 19 voti contro 4 e 2 astensioni).