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SVIZZERAIl divario salariale fra donne e uomini si sta riducendo

26.11.24 - 14:35
Queste disparità sono in parte riconducibili a differenze strutturali, come il livello di formazione, il numero di anni di servizio.
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Fonte ATS
Il divario salariale fra donne e uomini si sta riducendo
Queste disparità sono in parte riconducibili a differenze strutturali, come il livello di formazione, il numero di anni di servizio.

NEUCHÂTEL - Il divario salariale fra i sessi sta diminuendo, pur rimanendo importante e in parte inspiegato: nel 2022 le donne hanno guadagnato il 16,2% in meno (media aritmetica) rispetto ai loro colleghi maschi. Nel 2020 lo scarto era del 18,0%, nel 2018 del 19,0%, emerge da un'analisi di tutti gli stipendi - del settore privato e di quello pubblico - realizzata dall'Ufficio federale di statistica (UST).

Queste disparità sono in parte riconducibili a differenze strutturali, come il livello di formazione, il numero di anni di servizio in un'azienda e la funzione gerarchica esercitata, spiegano i funzionari di Neuchâtel in un comunicato odierno. Rispecchiano inoltre le diverse modalità di inserimento nel mercato del lavoro delle donne e degli uomini. È inoltre importante notare che quanto più è elevata la funzione di quadro ricoperta, più marcata è la differenza delle buste paga.

Lo scarto diminuisce sia per gli impiegati di Confederazione, cantoni e comuni nel loro insieme (18,1% nel 2018, 15,1% nel 2020, 13,8% nel 2022) sia per i dipendenti del settore privato (19,5%, 19,6%, 17,5%). In quest'ultimo comparto vi sono però notevoli variazioni fra i diversi rami economici: ad esempio, le donne hanno percepito il 7,6% in meno degli uomini nel ramo alberghiero e della ristorazione, il 17,4% in meno nel commercio al dettaglio, il 19,3% in meno nell'industria metalmeccanica e il 29,4% in meno nelle attività finanziarie e assicurative.

Una parte delle disparità rimane peraltro inspiegata. Mettendo a confronto i livelli retributivi femminili e maschili con lo stesso profilo strutturale, nel 2022 la quota non spiegata per l'economia nel suo complesso è stata del 48,2% (49,6% nel pubblico, 44,9 nel privato), contro il 47,8% nel 2020 e il 45,4% nel 2018.

Espresso in soldoni, lo scarto non spiegato ammontava a 657 franchi al mese nel 2022 (2020: 717 franchi). Anche in questo caso il quadro è però assai variegato: si va dai 142 franchi per chi lavora in alberghi e ristoranti ai 1274 di chi è occupato presso banche e compagnie assicurative. Nel settore pubblico la differenza salariale media inspiegata era di 623 franchi al mese.

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