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SONDAGGIO TAMEDIA

Vietare i social agli under 16? L'idea mette d'accordo (proprio) tutti

Secondo un sondaggio Tamedia la proposta australiana potrebbe fare scuola anche alle nostre latitudini.
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Vietare i social agli under 16? L'idea mette d'accordo (proprio) tutti
Secondo un sondaggio Tamedia la proposta australiana potrebbe fare scuola anche alle nostre latitudini.

Social media vietati ai giovani che non hanno ancora compiuto sedici anni. L'Australia ha deciso di dare un giro di vite all'utilizzo dei vari Facebook, X, Instagram e TikTok da parte dei più giovani. «Lo facciamo per tutte le mamme e i papà», ha sottolineato il Primo ministro Anthony Albanese, varando la nuova legge che in questi giorni dovrà venire approvata dal Parlamento. «I social media stanno facendo del male ai giovani australiani - ha continuato il premier - e io li sto mettendo al bando».

Un'idea che piace - Una decisione, quella presa nell'altro emisfero, che ha fatto clamore e che in poco tempo ha fatto il giro del globo, creando discussione e dibattito. Anche in Svizzera. Un sondaggio Tamedia, infatti, ha tastato il polso dei cittadini elvetici su quest'idea. Il risultato? Un (quasi) plebiscito. Il 54% degli interpellati dice infatti «sì» senza remore all'introduzione dell'età minima, mentre un altro 24% è abbastanza d'accordo («tendenzialmente sì»). Un 78% di favorevoli al blocco dei social per gli under-16 al quale si contrappone una piccola fazione di «tendenzialmente no» (10%) e «no» (7%), mentre il restante 5% dei votanti non ha un'opinione in merito.

Un'idea che unisce tutti (anche PS e UDC) - Il divieto è apprezzato da ambo i sessi: i sì delle donne superano l'80%, mentre quelli maschili si fermano al 76%. Anche tra i partiti non c'è (incredibilmente) alcun attrito: tutti - da destra a sinistra - vedono infatti di buon occhio lo stop dei social per i ragazzi al di sotto dei 16 anni. I più favorevoli sono i rappresentanti dei Verdi (84% di «sì» e «tendenzialmente sì») seguiti da quelli dell'UDC (81%), Centro, Verdi Liberali e PS (79%) e PLR (76%).

Approvata anche dai giovani adulti - L'idea di un'età minima per accedere ai social è inoltre promossa da giovani e vecchi. Nessuna classe d'età, neppure quella più vicina ai sedicenni, ovvero quella che va dai 18 ai 34 anni, scende infatti sotto la soglia del 70% di sì. L'opinione non cambia neppure tra chi vive in città, in un agglomerato o in campagna (con percentuali praticamente identiche che spaziano dal 79% all'80% di apprezzamento) né per il grado di formazione (con una forchetta un po' più ampia tra il 76% e l'81%).

Il sondaggio Tamedia - Svolto in collaborazione con LeeWas, il sondaggio Tamedia ha interpellato 13'215 persone provenienti da tutta la Svizzera (257 dal Ticino) dal 21 al 24 novembre scorsi. Il margine di errore è di 2,2 punti percentuali.

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COMMENTI
 

Voilà 3 mesi fa su tio
Non è che la società in generale vuole scaricare tutte le responsabilità dei problemi giovanili sui social?

Voilà 3 mesi fa su tio
Probabilmente si otterrebbe l'effetto contrario, il proibito attira sempre, in particolare i giovani, che troverebbero in breve tempo una scappatoia, magari nei meandri ancora meno protetti del web.

Vincenzo 1960 3 mesi fa su tio
Quando lo Stato deve intervenire per sostituire la famiglia è un bruttissimo segnale per la società . Allora vietino i biscotti perché ultra processati vietino le bibite perché con troppo zucchero…

littli 3 mesi fa su tio
Inoltre ho forti dubbi sull'attendibilità di Tamedia. Visto che piû di una volta ho cercato di partecipare ad un sondaggio e mi stato risposto che avevo GIA' PARTECIPATO e non era vero.

PincoPalla 3 mesi fa su tio
È interessante osservare che figure chiave dell'industria tecnologica, come l'ex amministratore delegato di Google, Eric Schmidt, e lo stesso Mark Zuckerberg, applicano regole molto rigide per i propri figli. È curioso che proprio coloro che hanno creato e promosso questi strumenti siano tra i primi a limitarne l'accesso alle generazioni più giovani. Se coloro che conoscono meglio i meccanismi e gli obiettivi dei social scelgono di limitarne l'uso ai propri figli, forse dovremmo riflettere sulla differenza tra ciò che viene progettato per il mercato e ciò che è effettivamente benefico per lo sviluppo di una persona.

Zeno 3 mesi fa su tio
Bene ma scusate come e quali saranno i controlli e le sanzioni ??? ancora più leggi che nessuno ha il coraggio di controllare e adottare le dovute snzioni ! ma per favore pensate lasciate l'emotivita nelle vostre pancie.

bledsoe 3 mesi fa su tio
Risposta a Zeno
Basterebbe sanzionare le piattaforme (come proposto in Australia) e vedrà che il metodo per monitorare lo trovano loro.

littli 3 mesi fa su tio
Risposta a bledsoe
lo fanno già senza bisogno di essere multate. Comunque ribadisco io sono contraria al divieto e sono per il libero arbitrio dei ragazzi. Inoltre nessuno si può permettere di mettere il naso nella gestione interna delle famiglie, neanche un'autorità se non viene violata una legge che non esiste.

franco1951 3 mesi fa su tio
contrario al divieto tout court. sono i genitori ad essere latitanti troppo spesso. ma punire tutti per punire solo quelli che esagerano non è giusto.

littli 3 mesi fa su tio
Io non sono d'accordo sul divieto e se avessi un figlio lo aprirei a nome mio e lo darei a lui.

bledsoe 3 mesi fa su tio
Risposta a littli
Quando pioveva intelligenza lei era in prima fila con l'ombrello aperto, vero?

littli 3 mesi fa su tio
Risposta a bledsoe
No mi spiace l'ho aperto dopo aver preso l'intelligenza che era diretta a lei, visto che io non mi sono permessa di insultarla neanche velatamente.

littli 3 mesi fa su tio
Risposta a bledsoe
Bledsoe l'ho aperto dopo ho preso oltre alla mia intelligenza anche la sua perché a lei manca visto che si è permessa di insultarmi velatamente.

sWiSs_PiRaTe 3 mesi fa su tio
Risposta a littli
senz'ombra di dubbio lei sarà anche intelligente, ma in quel che scrive non vedo alcuna traccia di saggezza.

littli 3 mesi fa su tio
Risposta a sWiSs_PiRaTe
Sono solo realista e credo fortemente al diritto di autogestirsi senza lo sgradito intervento di terzi incomodi. e non so che farmene della saggezza io sono puro istinto e faccio quello che mi sento di fare.

Rosso Blu 3 mesi fa su tio
Vietare è un metodo che penalizza, che fa aumentare la curiosità e scatena un certo interesse mentale. Sono i Genitori a dover monitorare un minore, ad educare i propri figli. Vietare è poco costruttivo.

Rigel 3 mesi fa su tio
Risposta a Rosso Blu
Ma quando i genitori non ne sono capaci? E ce ne sono, fidatevi, di genitori che si "dimenticano" del loro ruolo di educatori.... Io sono d'accordo di introdurre per legge il limite d'età. È un bel messaggio per tutti e va fatto con una certa urgenza.

littli 3 mesi fa su tio
Risposta a Rigel
PER ME PUO' ESSERE FATTO IL GIORNO DEL MAI

Didimon 3 mesi fa su tio
eliminarli del tutto.... un mondo migliore

littli 3 mesi fa su tio
Risposta a Didimon
totalmente favorevole a Facebook ne faccio ORGOGLIOSAMENTE parte da più di 20 anni .

La Cri 3 mesi fa su tio
Sarebbe davvero una cosa intelligente avere una legge che lo vieta fino ai 16 anni i social media…anche tanti adulti dovrebbero avere il “patentino “ per usarlo, siamo noi genitori che diamo in primis l’esempio ai nostri giovani

Jackb 3 mesi fa su tio
Si può fareeeeeee!

littli 3 mesi fa su tio
Risposta a Jackb
NONNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNN SI PUOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO' FAREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
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