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SVIZZERAGli eredi di Ikea fuori dalla top ten degli svizzeri più ricchi

29.11.24 - 10:20
La famiglia Kamprad per anni ha dominato la classifica stilata da "Bilanz". Ora possiedono "solo" 10 miliardi: ecco perché
Archivio Ti Press
Fonte Tages-Anzeiger/ats
Gli eredi di Ikea fuori dalla top ten degli svizzeri più ricchi
La famiglia Kamprad per anni ha dominato la classifica stilata da "Bilanz". Ora possiedono "solo" 10 miliardi: ecco perché

ZURIGO - Dopo ben 21 anni, la famiglia Kamprad, erede del fondatore di Ikea non è più tra i più ricchi della Svizzera. Scorrendo la top ten dell'annuale elenco pubblicato dalla rivista economica "Bilanz", Jonas, Mathias e Peter Kamprad sono spariti dalla top ten. La questione, però, non è riconducibile a una diminuzione del loro patrimonio, bensì a una nuova clausola inserita nello statuto della Fondazione Ingka, reale proprietaria del colosso del mobile che recita: «I nostri fondi possono essere utilizzati solo per i nostri scopi di beneficienza». Il profitto di 2,2 miliardi di euro generato dai 450 negozi Ikea lo scorso anno rimarrà quindi a Ikea.

I tre fratelli detengono invece il Gruppo Ikano, che comprende i negozi Ikea in Asia e Messico, nonché l'ominima Banca. Secondo le stime di "Bilanz", il loro valore si aggira tra i dieci e gli undici miliardi di franchi svizzeri. Questo fa sì gli eredi di Ingvar Kamprad non siano più tra i dieci svizzeri più ricchi. Precedentemente, la rivista economica aveva precedentemente conteggiato l'intero Gruppo Ikea come parte della fortuna dei fratelli, arrivando così a un totale di 54-55 miliardi di franchi svizzeri. Come spiega l'autore della classifica Stefan Lüscher di "Bilanz" al Tages-Anzeiger: «Il sistema di fondazioni di Ikea esiste da molto tempo. E, ai miei occhi, la Ingka Foundation, proprietario legale di Ikea, è sempre stata una pura fondazione di famiglia, cioè un veicolo fiscale. Per questo motivo in precedenza avevo attribuito l'intero valore patrimoniale dell'impero del mobile ai Kamprad». Poi gli eredi di Ikea hanno cambiato il testo dello statuto della Fondazione Ingka aggiungendo: «In nessun caso i fondi possono essere utilizzati a favore della famiglia Kamprad». E così i fratelli Kamprad sono usciti dalla top ten.

Al primo posto i proprietari di Chanel - Nonostante questa grande novità, la classifica dei 300 più ricchi della Svizzera, è rimasta pressoché immutata. Al primo posto resta Gérard Wertheimer, proprietario con il fratello Alain della casa di moda Chanel che conserva la vetta nonostante il rallentamento del settore dei beni di lusso quest'anno e il calo della sua fortuna, stimata tra i 37-38 miliardi di franchi. «Queste incertezze hanno avuto un impatto sulla nostra valutazione della società, valutata tra gli 80 e i 90 miliardi di dollari. Calcolata in franchi, la contrazione del patrimonio di Gérard Wertheimer è il risultato del forte calo della valuta statunitense rispetto all'anno precedente», sottolinea la rivista.

Al secondo posto c'è la famiglia Hoffmann, Oeri e Duschmalé, che controlla il colosso farmaceutico basilese Roche, con 28-29 miliardi di franchi. Nel 2023 la famiglia ha incassato circa 750 milioni di franchi di dividendi, secondo Bilan.

Il podio è completato ancora una volta da Klaus-Michael Kühne, con 27-28 miliardi di franchi, azionista di maggioranza del gruppo di trasporti e logistica Kühne+Nagel, che ha sede a Svitto.

Burger King fa guadagnare posizioni a Jorge Lemann - Al quarto posto troviamo la famiglia Safra, come lo scorso anno, a capo della banca privata J. Safra Sarasin, il cui patrimonio netto si è stabilizzato tra i 22 e i 23 miliardi di franchi.

Seguono la famiglia Aponte, fondatrice della compagnia di trasporti marittimi MSC, che ha sede a Ginevra, e lo svizzero-brasiliano Jorge Lemann. Quest'ultimo è risalito in graduatoria, con 17-18 miliardi di franchi, nonostante le difficoltà di Kraft Heinz, in cui ha dovuto vendere la sua partecipazione. Bilanz ritiene che i guadagni in borsa delle sue azioni nel gigante della birra AB InBev, così come in Restaurant Brands International, proprietaria di Burger King e Tim Hortons, e in altre società, gli avrebbero fatto guadagnare quasi 2 miliardi di franchi.

Al settimo posto c'è l'imprenditore russo Andrey Melnichenko (patrimonio di 17-18 miliardi), che non sembra più sentirsi a suo agio in Svizzera a causa delle sanzioni legate alla guerra in Ucraina, che considera ingiuste. Il colosso del carbone Suek, da lui fondato, ha chiuso la sua sede elvetica dopo vent'anni di attività nel Paese.

Famiglia Blocher nella top ten - All'ottavo rango troviamo la famiglia Bertarelli (15-16 miliardi), con attività nel settore delle biotecnologie e una residenza a Gstaad (BE), nonostante due anni fa abbia acquistato una casa lussuosa a Londra.

Appena dietro c'è la famiglia Blocher, che ha invece visto crescere la propria fortuna tra i 15 e i 16 miliardi di franchi. Le sorelle Magdalena Martullo-Blocher, Rahel Blocher e Miriam Baumann-Blocher controllano circa il 70% delle azioni del gruppo chimico grigionese Ems-Chemie, per un valore di oltre 11 miliardi di franchi, nonostante le difficoltà dell'azienda quest'anno. Il fratello, Markus Blocher, sta traendo beneficio dall'espansione della sua società Dottikon ES.

Decimo l'imprenditore ginevrino Guillaume Pousaz, con un patrimonio di 14-15 miliardi di franchi. Basato a Londra, si occupa di checkout.com, la sua piattaforma specializzata nell'elaborazione dei pagamenti online per clienti come Tiffany, TicketMaster e PlayStation.

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COMMENTI
 

Stilton 4 ore fa su tio
Tutta questa ricchezza porta con sé impoverimento e discriminazione sociale.

Acquarius 4 ore fa su tio
Anche io sono fuori dalla classifica, ma rimango umile.

TheQueen 4 ore fa su tio
Svizzeri??
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