Così si è espresso il sindacato in occasione dell'assemblea odierna dei delegati a Berna.
BERNA - Il sindacato Unia si è espresso a favore del mantenimento della libera circolazione delle persone con l'Unione europea e ha chiesto una protezione salariale «efficace» in occasione dell'assemblea odierna dei delegati a Berna.
Le relazioni regolamentate con l'UE e gli accordi "Bilaterali III" possono essere raggiunti solo sulla base di diritti del lavoro solidi e uguali per tutti. Il dumping salariale e la deregolamentazione, da un lato, e la discriminazione e la demagogia sulla "Svizzera da dieci milioni", dall'altro, sono stati chiaramente respinti dal sindacato.
L'assemblea dei delegati di Unia ha adottato un manifesto sul tema, intitolato "Parità di salari e diritti indipendentemente dall'origine", in cui ribadisce il suo impegno «per un'Europa democratica e sociale in cui le persone possano muoversi liberamente e che garantisca la tutela dei lavoratori con buone condizioni di lavoro e di stipendio».
Il manifesto è un appello al Consiglio federale e alla Commissione europea affinché accompagnino «assolutamente» l'apertura del mercato interno con «misure ancora più efficaci per proteggere i salari e le condizioni lavorative». Alla luce di un salario mediano tre volte superiore a quello dell'UE, è chiaro che la Svizzera deve continuare a poter «definire autonomamente misure efficaci» per evitare il dumping e l'implosione dei salari.