Le autorità aeree d’Europa si preparano a un 2025 di attività mai così intensa. Nel bene e nel male, fra prezzi (spesso) più bassi e disagi.
ZURIGO - Addio “vergogna del volo”, eredità dell'era Thunberg. Mai come oggi, agli svizzeri e a tutti gli abitanti del Globo terracqueo, piace volare.
Stando a quanto riportato dal TagesAnzeiger, nel 2024 siamo ritornati ai livelli pre-Covid e, il prossimo anno, ci si aspetta di infrangere ogni record per quanto riguarda i voli: secondo le stime dell'International Air Transport Association (IATA) saranno 5 miliardi i passeggeri che solcheranno il cielo, il 7% in più di quest'anno, generando un fatturato complessivo di un bilione di dollari.
Questo, anche se i margini di guadagno nel settore sono davvero bassi: in Europa, il guadagno medio per le compagnie su ogni viaggiatore è di circa 8,20 dollari (7 franchi), davvero briciole.
L'anno dei record del 2025 permette all'IATA di sperare un po' di più, l'obiettivo dichiarato è di aumentare questo margine di 1 dollaro (80 centesimi) per ogni testa. Questo malgrado la maggior parte delle compagnie abbasseranno i prezzi in maniera lieve.
La maggior parte, dicevamo, ma non Swiss: «I costi sono aumentati e continueranno a farlo», conferma la compagnia al quotidiano zurighese i cui voli sono il 15% più cari del periodo pre-Covid, «per le nostre tariffe ci basiamo sulla domanda, che resta ancora inferiore al pre-pandemia»
Un prezzo più alto difficilmente fermerà gli svizzeri, che si rivelano il popolo più “volatore” d'Europa: nel 2024, hanno preso un aereo sul suolo confederato circa 23 milioni di passeggeri. Questo significa che - in media - ogni abitante della Confederazione ha preso l'aereo 2 volte e mezza. Più del doppio di tedeschi e francesi. Un “primato” che ci posiziona addirittura davanti agli Stati Uniti.
Tutta questa gente, pronta a spiccare il volo nel 2025, non è solo motivo di giubilo, ma anche di preoccupazioni legate alla logistica: «Quest'estate siamo arrivati molto vicini al limite del nostro sistema aeroportuale.Se le previsioni dovessero realizzarsi, rischiamo giornate di caos soprattutto in concomitanza con le date più calde. Anche se una compagnia può fornire più voli, ogni struttura può evaderne un numero limitato ogni giorno. Ed è molto più complicato ingrandire un aeroporto», commenta l'esperto d'aviazione dell'Università di San Gallo Andreas Wittmer.
Quali sono le mete preferite degli svizzeri?
Soprattutto città di turismo, anche mordi e fuggi come Londra, Barcellona e Amsterdam. Ma anche viaggi per ritornare in famiglia, con destinazioni quali Porto e Pristina, verosimilmente molto gettonate dai residenti in Svizzera con passato migratorio.