Il dato emerge dal rapporto «Traffico di migranti a scopo di lucro e sue implicazioni per la Svizzera».
BERNA - «In Svizzera il traffico di migranti viene contrastato in modo mirato ed efficace in casi singoli, ma non viene combattuto in modo sistematico e capillare». Si tratta di una delle constatazioni di maggior rilievo contenute nella versione aggiornata del rapporto «Traffico di migranti a scopo di lucro e sue implicazioni per la Svizzera»., redatto dall'Ufficio federale di polizia (fedpol).
Caratteristiche - La lotta contro il traffico di migranti in Svizzera si rivela complessa. In linea di principio, il perseguimento penale compete ai Cantoni. fedpol può svolgere le prime indagini di polizia nei casi in cui la competenza non è chiara o quando un caso presenta specifici legami internazionali. Se da tali indagini risulta una competenza federale, anche il Ministero pubblico della Confederazione può avviare un procedimento penale.
Il rapporto mostra che in Svizzera il traffico di migranti viene contrastato in modo mirato ed efficace in casi singoli, ma non viene combattuto in modo sistematico e capillare. Le indagini sono spesso lunghe e molto dispendiose in termini di risorse, soprattutto quando sono coinvolte reti internazionali. Anche le misure di prevenzione e cooperazione richiedono un'intensa collaborazione a livello intercantonale e trasversale alle autorità.
Finalità - Gran parte del traffico di migranti a scopo a lucro è esercitato da reti criminali organizzate. Pertanto, il traffico di migranti è da intendersi come parte della criminalità organizzata. Un aspetto di cui fedpol terrà conto nell'elaborazione della strategia nazionale per la lotta alla criminalità organizzata.
Un business in rapida crescita - Il traffico di migranti esercitato a scopo di lucro rappresenta uno dei mercati criminali a più rapida crescita in Europa. La Svizzera funge da Paese di transito e di destinazione. Le reti di trafficanti sfruttano la posizione geografica centrale della Svizzera per trasportare migranti attraverso le frontiere, a volte mettendone in pericolo la vita. Questa criminalità, che si svolge nell'ombra, spesso si palesa soltanto quando vengono effettuati controlli o accadono avvenimenti tragici.
Caso - Nel rapporto viene descritto un caso risalente al 2022 che evidenzia in modo eloquente la natura sommersa del fenomeno. Durante un controllo di polizia effettuato nel Cantone di Nidvaldo, gli agenti hanno liberato 23 persone provenienti da Afghanistan, India, Siria e Bangladesh, che erano state stipate all'interno di un furgone. I migranti avevano dovuto resistere parecchie ore nelle condizioni più estreme. Fortunatamente, il viaggio non ha avuto un esito letale.
Sviluppi e cooperazione a livello internazionale - Il rapporto illustra come le crisi internazionali e l'aumento dei flussi migratori favoriscano l'attività dei passatori. Secondo Europol attualmente in Europa operano 54 reti di trafficanti, molte delle quali sono anche coinvolte in altri reati come il traffico di stupefacenti o la tratta di esseri umani.
Il futuro - L'UE ha costantemente intensificato gli sforzi tesi a contrastare questa forma di criminalità. Con nuovi pacchetti legislativi e il piano d'azione UE (2021-2025), intende promuovere lo scambio di informazioni e la cooperazione di polizia. In qualità di Stato associato a Schengen la Svizzera è strettamente coinvolta in questi progetti.