Durante gli scavi per la seconda canna del San Gottardo l'Ustra ha rinvenuto dell'arsenico. Una brutta sorpresa che riguarda anche noi.
ALTDORF/URI - Durante gli scavi per la seconda canna della galleria del San Gottardo, l'Ufficio federale delle strade (Ustra) si è imbattuto in un'inattesa vena di rocce contenente arsenico. A riportarlo, per la prima volta, è la SRF nella sua trasmissione “Rundschau”.
Una scoperta che non ha sorpreso non poco l'Ufficio della Confederazione, come ribadito nel servizio dal responsabile del progetto Udo Oppliger: «Secondo i dati preliminari della perizia geologica non avremmo dovuto trovarne».
A rendere il tutto ancora più delicato il fatto che - con quel materiale, di fatto, velenoso - era in corso un progetto di rinaturazione delle rive del Lago di Uri. Questo mirava a restituire i rilievi naturali del delta della Reuss con della ghiaia, realizzata con gli scarti rocciosi dei lavori.
Prima che l'Ustra ottenesse il risultato delle analisi, e intimasse lo stop, circa 3'000 tonnellate di materiale erano già stati riversati nel lago.
Le rocce contenenti arsenico, infatti, possono rilasciare la sostanza in acqua. Stando agli esperti «è improbabile che questo costituisca un rischio per fauna, flora e bagnanti». Una cosa però è sicura, il canton Uri non intende continuare con il progetto, almeno non con quel materiale.
«Non capisco come mai a Berna si siano sorpresi, è da 50 anni che si sa che nel Gottardo c'è l'arsenico», ha commentato sempre a “Rundschau” il geologo urano Peter Amacher, «lo si è scoperto già con i trafori precedenti».
In totale si stima che oltre 400'000 tonnellate di materiale presentino tracce di arsenico.
Questa montagna d'arsenico è poi finita... in Ticino, stando alla trasmissione della Srf verranno utilizzati per la realizzazione del nuovo parco in quel di Airolo. Stando all'Ustra, «le autorità ticinesi hanno accettato di buon grado».
Al momento, conferma Ustra a Keystone-Ats, è «stoccato temporaneamente ad Airolo» ha confermato il portavoce dell'Ustra Thomas Rohrbach, «Il percolato del deposito provvisorio è analizzato specificatamente per l'arsenico».
Il portavoce ha spiegato che la roccia «contenente arsenico sarà sicuramente depositata ad Airolo in via definitiva». Sarà «coperto da uno strato di materiale in modo da evitare il contatto con aria e suolo».
A riguardo, riporta sempre la SRF, la consigliera nazionale dei Verdi Greta Gysin avrebbe già pronta un'interrogazione che verrà presentata questo giovedì.