Oltre la metà della produzione energetica ucraina è venuta a mancare, lasciando milioni di persone senza un accesso adeguato all'elettricità
BERNA - Anche quest'inverno la Svizzera stanzia un pacchetto di aiuti umanitari per la popolazione ucraina: quasi 45 milioni di franchi che serviranno per ripristinare le infrastrutture energetiche, risanare gli alloggi danneggiati e sopperire ai bisogni urgenti in seguito ai bombardamenti russi.
Oltre la metà della produzione energetica ucraina è venuta a mancare, lasciando milioni di persone senza un accesso adeguato all'elettricità, al riscaldamento e all'acqua, indica un comunicato odierno del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).
La Svizzera si impegna soprattutto a favore dei gruppi vulnerabili della popolazione, tra cui vi sono gli sfollati interni e le persone che vivono in prossimità del fronte o in regioni remote. A questo scopo, la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (un ufficio del DFAE) e la Segreteria di Stato dell'economia assistono le autorità, le organizzazioni partner locali e le agenzie dell'Onu.
Negli ultimi due inverni la Svizzera ha stanziato per il soccorso d'inverno a Kiev un totale di 84,5 milioni di franchi. Il pacchetto di aiuti per la stagione fredda è parte integrante della Cooperazione internazionale della Svizzera in Ucraina. Dal febbraio del 2022 la Confederazione ha sostenuto la popolazione colpita dalla guerra con oltre 477 milioni di franchi.