Morti e lesioni dopo un massaggio thailandese sollevano dubbi sulla sicurezza di questa forma di massaggio.
SAN GALLO - In Thailandia ci sono stati dei decessi dopo che alcune persone si erano sottoposte ai tradizionali massaggi in uso in questo Paese. Non si tratta di casi isolati: ci sono anche altre segnalazioni di morti e gravi malattie a seguito di questi trattamenti.
Gli esperti avvertono ora le persone di fare attenzione a questo tipo di massaggio, spesso molto intenso e talvolta doloroso.
Il Dr. Matthias Zehringer, responsabile della riabilitazione muscolo-scheletrica della clinica Oberwaid di San Gallo, ha spiegato a 20 Minuten i rischi di tali pratiche.
«Il dolore è una reazione protettiva del corpo - ha dichiarato - e se si ha più dolore dopo un massaggio, di solito non è un buon segno».
Un forte dolore dopo il trattamento - riporta il quotidiano zurighese - potrebbe indicare che il massaggio è stato troppo intenso e che i muscoli, tra le altre cose, sono stati danneggiati. Il primario di riabilitazione muscolo-scheletrica della Oberwaid raccomanda generalmente ai suoi pazienti quanto segue: «Tutte le forme di massaggio vanno bene, purché non aumentino il dolore, a eccezione dei trattamenti dei punti trigger» (ndr. un punto iperirritabile all'interno di una fascia tesa di un muscolo).
In generale, Zehringer preferisce la terapia attiva ai massaggi, purché il paziente possa muoversi attivamente. «Da un punto di vista scientifico, i massaggi non sono utili a medio o lungo termine e aumentano la passività in molti pazienti» ha spiegato.
Ma quali sono le possibili forme di terapia attiva? «La fisioterapia con esercizi autonomi, dove il paziente esegue esercizi per rafforzare, mobilizzare o migliorare la coordinazione sotto guida e a seconda della condizione». Ma anche la «terapia dell'esercizio fisico con programmi di esercizio mirati come ginnastica, yoga o sessioni di allenamento specifiche e quella sportiva e di allenamento, con un'attività fisica regolare, come ciclismo, nuoto o nordic walking, adattata ai sintomi».