L'obiettivo delle nuove misure? Impedire le entrate irregolari negli aeroporti.
BERNA - I controlli alle frontiere esterne dello spazio Schengen vanno facilitati e rafforzati per impedire le entrate irregolari negli aeroporti. Lo prevede il regolamento europeo sui passeggeri che il Consiglio federale ha deciso oggi di approvare, previo assenso del parlamento alle modifiche di legge necessarie che dovranno essere elaborate dal Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP). La consultazione, come stime dei costi per l'implementazione, dovrebbe essere avviata al più tardi entro novembre 2026.
Al fine di uniformare i requisiti per la raccolta e il trasferimento delle informazioni anticipate sui passeggeri (i cosiddetti "dati API"), l'UE ha sostituito la direttiva esistente con il nuovo regolamento "API Border". L'uniformazione mira a migliorare la correttezza e la completezza dei dati API raccolti. Ciò facilita l'identificazione dei passeggeri aerei che potrebbero entrare irregolarmente nello spazio Schengen o rappresentare un rischio per la sicurezza, indica una nota governativa odierna.
Per tutti i voli provenienti da Paesi terzi verso la Svizzera, i dati dei passeggeri e gli elementi aggiuntivi dei dati API devono ora essere raccolti automaticamente e trasmessi in modo centralizzato alle autorità di frontiera nazionali. Sono inoltre modificate le disposizioni in materia di protezione dei dati, creata una nuova autorità di vigilanza nazionale e inasprite le sanzioni contro i vettori aerei che non adempiono i loro obblighi.
L'UE svilupperà la soluzione tecnica per la raccolta e il trasferimento dei dati API entro la fine del 2028. In seguito gli Stati Schengen e i vettori aerei avranno due anni per testarla e adattare i loro sistemi. Dall'inizio del 2031, questa soluzione tecnica diventerà obbligatoria per tutti gli Stati Schengen per il trasferimento dei dati API.