Anziani o giovani, chi guida meglio?

BERNA - «Gli anziani al volante sono pericolosi», «non è vero, i peggiori sono i giovani, in particolare i neopatentati». Quando si tratta di valutare le capacità di condurre la propria vettura, non c’è concordia tra le generazioni.

Le cifre - Secondo le statistiche dell’Ufficio federale di statistica (UST) riportate dal Blick, nel 2022 i giovani automobilisti sono stati ritenuti responsabili del 15,5% degli incidenti con lesioni gravi e decessi. Fra gli over 65, la percentuale è dell’11,8%.

I test - Secondo Gianclaudio Casutt, psicologo e specialista in psicologia del traffico, gli esami di guida cui devono sottoporsi gli over 75 non hanno portato a una riduzione apprezzabile degli incidenti. «Il via libera - spiega - spesso genera in loro anche un falso senso di sicurezza».

Le debolezze degli over 75 - Con l’avanzare dell’età, la flessibilità mentale generalmente diminuisce, «il che può influenzare la capacità di reagire e valutare correttamente come muoversi nel traffico». Di solito, la velocità di reazione cala col crescere dell’età. Ma, queste debolezze, che comunque dipendono dall’individuo, possono essere compensate con uno stile di guida più attento.

I giovani conducenti si sopravvalutano - Al contrario, però, i giovani automobilisti si sopravvalutano. «A differenza degli anziani - aggiunge Casutt - sono meno prudenti, guidano un po’ troppo velocemente e spesso usano gli smartphone mentre sono al volante».

Combinare gli approcci - Secondo l’esperto, l’ideale sarebbe riuscire a combinare entrambi gli approcci. «Secondo me - conclude l’esperto - i conducenti dovrebbero essere consapevoli delle proprie capacità di guida».