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SVIZZERA

Calmy-Rey su Keller-Sutter: «Avrebbe fatto meglio a non dire nulla»

L'ex consigliera federale socialista ha criticato la presidente della Confederazione per il discorso tenuto a Monaco.
20min/Matthias Spicher
Fonte ATS
Calmy-Rey su Keller-Sutter: «Avrebbe fatto meglio a non dire nulla»
L'ex consigliera federale socialista ha criticato la presidente della Confederazione per il discorso tenuto a Monaco.
BERNA - La presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter ha sorpreso gli europei con le sue dichiarazioni sul discorso del vicepresidente americano J.D. Vance alla conferenza sulla sicurezza a Monaco di Baviera. È l'opinione di Micheline ...

BERNA - La presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter ha sorpreso gli europei con le sue dichiarazioni sul discorso del vicepresidente americano J.D. Vance alla conferenza sulla sicurezza a Monaco di Baviera. È l'opinione di Micheline Calmy-Rey, secondo cui la "ministra" radicale "avrebbe fatto meglio a non dire nulla".

Per l'ex consigliera federale socialista, intervistata dal domenicale SonntagsZeitung, questo è un segno del fatto che la Svizzera si sta distanziando sempre più dall'Europa. "Penso che ci sia un certo calcolo dietro a questo", ha detto la Calmy-Rey. Una decina di giorni fa Keller-Sutter aveva descritto il discorso del vicepresidente americano definendolo un "appello a favore della democrazia diretta".

Alla domanda se a suo parere la Svizzera voglia rimanere in buoni rapporti con gli Stati Uniti, Calmy-Rey ha risposto: "La Svizzera ufficiale sta cercando di placare gli Stati Uniti, ma l'America già non ci vede più come un Paese alleato", sottolineando che la Confederazione è già stata rimossa dall'elenco dei Paesi con accesso illimitato ai chip informatici IA degli Stati Uniti sotto il presidente Joe Biden.

Scetticismo verso i trattati UE

Calmy-Rey si è espressa criticamente anche in merito al nuovo accordo quadro con l'UE, dicendosi sorpresa del fatto che il governo si rallegra della conclusione dei negoziati, ma che il testo dell'intesa non sia ancora stato pubblicato: "Perché il Consiglio federale ha spinto per accelerare i negoziati, per poi aspettare tre anni il verdetto del popolo?" Calmy-Rey ha ipotizzato che lo stesso Consiglio federale non sia al 100% favorevole.

Pur non volendo esprimersi in merito prima di conoscere il testo, per la ex consigliera federale socialista il prezzo istituzionale di tale intesa sembra troppo alto, ad esempio se si dovessero adottare gli sviluppi del diritto europeo: "Se ci dicono: potete votare, ma vi penalizzeremo se dite di no, che senso ha indire un referendum?".

Allo stesso tempo, Calmy-Rey ha sottolineato l'importanza degli accordi, in quanto avranno un impatto sulla governance della Svizzera. Il Consiglio federale dovrà però mostrare una maggiore leadership se vuole davvero l'accordo.

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