Al 145 potrebbe non rispondere più nessuno

BERNA - Offre assistenza 24 ore su 24 in caso di avvelenamento. Ma, purtroppo, a causa di una riduzione dei finanziamenti, il numero d’emergenza 145 di Tox Info Suisse potrebbe smettere di funzionare.

Riduzione dei finanziamenti - A porre l’accento sul problema è 24 Heures. Si tratta di un servizio prezioso: per avere un’idea, a Zurigo, solo nello scorso anno, sono state registrate 42’000 telefonate. Ma, oggi, è seriamente minacciato dalla riduzione drastica del sostentamento in arrivo da finanziatori privati come PharmaSuisse e scienceindustries.

Servizio a rischio stop dal 2026 - La fondazione che sta dietro al servizio copre attualmente il deficit annuale di 1 milione di franchi, ma i suoi fondi saranno presto esauriti. Senza ulteriori finanziamenti da parte delle autorità pubbliche, non sarà più possibile mantenere l’assistenza a partire dal prossimo anno.

La lettera al CF - Per questo motivo, il Consiglio della fondazione ha scritto alla consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider. Il motivo? La Confederazione, attualmente, contribuirebbe con 550’000 franchi. «Ma il budget necessario sarebbe di 5,5 milioni», spiega il presidente del cda Josef Widler.

«Si perderebbe un servizio importantissimo» - Per la direttrice del DFI «Non esiste un'altra istituzione in grado di gestire un centro di informazione come Tox Info Svizzera. La sua scomparsa significherebbe la perdita di un importante servizio di assistenza medica di base con conseguenti costi aggiuntivi per il sistema sanitario».

Le conseguenze - Se non si sbloccano rapidamente i fondi, il turno di notte dovrà essere abolito, avverte il presidente del Consiglio della fondazione. Gli ospedali, che dipendono dalle competenze di Tox Info per i casi di avvelenamento notturno, sarebbero i primi a risentirne.