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SVIZZERA

Lockdown, sono (già) passati cinque anni

Il 16 marzo 2020 il Consiglio federale dichiarò la "situazione straordinaria" per far fronte alla diffusione del coronavirus.
Michel Passos Zylberberg
Il centro di Lugano deserto.
Fonte ats
Lockdown, sono (già) passati cinque anni
Il 16 marzo 2020 il Consiglio federale dichiarò la "situazione straordinaria" per far fronte alla diffusione del coronavirus.

Cinque anni or sono, il 16 marzo 2020, per far fronte alla diffusione del coronavirus il Consiglio federale dichiarò la «situazione straordinaria» ai sensi della legge sulle epidemie. Ristoranti, negozi, mercati e strutture ricreative dovettero rimanere chiusi. Il lockdown e le altre misure contro il Covid hanno avuto un impatto su diversi settori della società.

LAVORO - La pandemia ha portato a una diffusione globale del telelavoro nelle aziende. Secondo un sondaggio condotto nel 2021 dall'Ufficio federale di statistica (UST), dall'inizio della pandemia quasi la metà dei dipendenti ha avuto sempre o almeno occasionalmente la possibilità di lavorare da casa. Le persone con un titolo di studio universitario e quelle con un reddito elevato sono risultate particolarmente propense allo smart working, rispettivamente con il 67% e il 72%.

Il numero di infortuni in Svizzera durante il confinamento è diminuito in modo significativo. Ciò ha avuto un impatto sulle finanze dell'assicuratore infortuni Suva, che ha quadruplicato il suo risultato operativo a 241 milioni di franchi nel 2020, con l'11% di infortuni in meno. Nel 2021 ha ridotto i premi assicurativi.

REDDITO - Un'indagine condotta dall'UST nel 2021 ha mostrato che l'11% della popolazione ha subito una perdita di reddito a causa dell'epidemia. Nei settori della ristorazione e dell'alloggio una persona su tre ha guadagnato meno a causa delle conseguenze del Covid.

SALUTE PSICHICA - Sempre stando all'UST il coronavirus ha avuto un impatto anche sulla salute mentale della popolazione in Svizzera: il 40% ha dichiarato che la pandemia ha avuto un influsso negativo sul proprio umore. La percentuale era particolarmente elevata tra le persone di età compresa tra i 16 e i 24 anni (55%), quelle con un'istruzione terziaria (45%) e quelle con reddito alto (45%). I pensionati si sono dimostrati più tranquilli riguardo alla crisi sanitaria: solo uno su quattro è stato interessato dal problema.

Secondo uno studio dell'Università di Basilea, quasi una persona su due era più stressata durante il confinamento rispetto a prima della crisi. I motivi principali sono stati i cambiamenti nel lavoro o nell'istruzione, la vita sociale limitata e l'onere della cura dei figli. Durante il lockdown è anche aumentata la percentuale di persone che hanno sofferto di sintomi depressivi: il 57% ha dichiarato che tali sintomi sono aumentati.

Nel 2020, il Telefono amico ha gestito un numero significativamente maggiore di chiamate rispetto all'anno precedente: gli operatori del numero 143 sono stati sollecitati per il 7% in più. Da aprile a luglio e in dicembre, il Telefono amico ha offerto quasi 200 ore aggiuntive di consulenza; i colloqui sono stati anche più numerosi e più lunghi.

DIPENDENZE - Secondo Dipendenze Svizzera la pandemia di coronavirus ha creato nuovi gruppi a rischio. Le persone che avevano già un comportamento problematico nel bere prima della crisi hanno mostrato un aumento del consumo di alcol. Un'ampia percentuale di fumatori quotidiani ha aumentato il proprio consumo durante e dopo l'isolamento.

TRAFFICO STRADALE - Il confinamento ha ridotto molto il traffico stradale, ciò che si è riflesso nel numero di morti per incidenti: mentre nel 2019 sono decedute in Svizzera 42 persone per milione di abitanti, nel 2020 la cifra è stata solo di 22, con una diminuzione del 52%.

INQUINAMENTO - Meno auto ha significato anche un miglioramento della qualità dell'aria nel 2020, ma non troppo: i valori limite per l'ozono sono stati nuovamente superati, così come quelli per il particolato, almeno sul versante meridionale delle Alpi, come mostra il Rapporto sulla qualità dell'aria 2020 dell'Ufficio federale dell'ambiente.

AIUTI FINANZIARI - Per combattere le conseguenze economiche della pandemia e dei relativi confinamenti sono state adottate diverse misure. Si è trattato di provvedimenti rivolti alle aziende, ai lavoratori dipendenti e ai lavoratori autonomi: tra questi, le indennità per lavoro ridotto e i prestiti Covid.

Durante la prima ondata, la Confederazione ha speso 17 miliardi di franchi per le indennità di disoccupazione e altrettanti per i crediti alle aziende. Berna ha anche sostenuto singoli settori: quello culturale ha ricevuto 478 milioni di franchi, lo sport professionistico 350 milioni e lo sport popolare 259 milioni, in base ai dati del Dipartimento federale delle finanze.

ESERCITO - Il Consiglio federale ha messo in servizio 8000 membri dell'esercito per sostenere le autorità civili: si è trattato della più grande mobilitazione dalla Seconda guerra mondiale. I militi sono stati impiegati in settori quali l'assistenza infermieristica, il monitoraggio dei pazienti, il trasporto in ambulanza e la logistica ospedaliera.

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COMMENTI
 

Nina 11 ore fa su tio
il lockdown é terminato grazie ai vaccini !!

pegis 14 ore fa su tio
Qualcuno ha mai pensato a cosa sarebbe successo se i vaccini scarseggiavano o con prezzi che potevano permetterselo solo i ricchi?

OrsoTI 18 ore fa su tio
Non va mai bene niente? Una popolazione di insoddisfatti

tbq 18 ore fa su tio
E intanto la causa contro l'addetto stampa di Berset (e Berset stesso) sarà archiviata perché non si possono usare come prove le sue e-mail. Congratulazioni.

francox 18 ore fa su tio
Mi ricordo che chi osava dire di essere stato benone nella pace del lockdown, veniva etichettato come disturbato, dagli psicologi. Meglio non interrompere l'andazzo stressato quotidiano, la gente poi pensa.

CJ 17 ore fa su tio
Risposta a francox
Be c’era del vero …. Se uno preferisce quel terrorismo mediatico che è stato il 2020 qualche rotella a posto non c’è l’ha …. Io se fossi in te qualche domanda me la farei …

francox 17 ore fa su tio
Risposta a CJ
Questo discorso si adatta a tutto. Se uno preferisce i tempi senza social, qualche rotella a posto non ce l'ha. Io non ho parlato di terrorismo mediatico, che mai come adesso va di moda, senza lockdown.

Flet 19 ore fa su tio
Diciamo che la pandemia ha fatto guadagnare un sacco di soldi alle ditte farmaceuche ecc. e ha messo alla prova la popolazione mondiale, popolazione che ha ubbidito come un cagnolino!

Nina 11 ore fa su tio
Risposta a Flet
cagnolino 🐶 , eri anche tu ??
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