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SVIZZERA / CANTONE

Gestione del lupo: «Maggiore autonomia e responsabilità ai Cantoni»

Mozione depositata al Nazionale da parte di Pieo Marchesi (UDC) e 25 cofirmatari
Zoo di Lange Erlen
Fonte red
Gestione del lupo: «Maggiore autonomia e responsabilità ai Cantoni»
Mozione depositata al Nazionale da parte di Pieo Marchesi (UDC) e 25 cofirmatari

BERNA / BELLINZONA - «Concedere maggiore autonomia ai Cantoni nella regolamentazione degli abbattimenti dei lupi, eliminando la necessità di ottenere preventivamente l'autorizzazione dell'UFAM». È una delle richieste contenute nella mozione depositata al Nazionale da parte di Piero Marchesi e cofirmata anche da diversi deputati (fra cui i ticinesi Fonio, Farinelli, Gianini, Pamini e Quadri) da vari cantoni nelle fila di democentristi, Plr e Centro.

Si chiede, inoltre, di «definire criteri chiari e vincolanti che i Cantoni devono rispettare nell'attuazione delle misure di regolamentazione, assicurando la compatibilità con le disposizioni nazionali e internazionali», e di «introdurre l'obbligo per i Cantoni di redigere un rapporto annuale destinato al Consiglio federale, con il numero di abbattimenti effettuati, il rispetto dei parametri legali e altri criteri eventualmente stabiliti». Infine, si domanda di «stabilire obiettivi chiari e misurabili per contenere il numero di lupi e la loro diffusione, prevedendo eventuali adeguamenti normativi in caso di problematiche nella gestione della specie».

Le motivazioni

    • La crescente presenza del lupo in Svizzera ha provocato un forte aumento delle predazioni, mettendo in seria difficoltà gli allevatori e l’intero settore agricolo, soprattutto nelle regioni montane;
    • Il fenomeno preoccupa gran parte della popolazione, poiché il predatore si avvicina sempre più spesso, senza timore, alle abitazioni e ai centri abitati, anche durante il giorno;
    • Le attuali procedure per l’abbattimento dei lupi problematici richiedono un’autorizzazione preventiva dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), con tempi di attesa spesso troppo lunghi e decisioni talvolta negative, rendendo difficile una gestione tempestiva ed efficace della situazione;
    • I Cantoni, essendo più vicini alle realtà locali, sono nella posizione migliore per valutare rapidamente e in modo adeguato le misure da adottare;
    • Un quadro normativo chiaro e vincolante a livello federale può garantire che l’autonomia concessa ai Cantoni venga esercitata nel rispetto del sistema di allevamento tradizionale, assicurando la sua continuità come raccomandato dalle Camere federali e dalla Strategia Lupo Svizzera, senza ulteriori restrizioni e nel rispetto della biodiversità e della sostenibilità ambientale;
    • Anche a livello europeo, la protezione assoluta del lupo prevista dalla Convenzione di Berna è stata recentemente allentata, di conseguenza si giustifica un allentamento anche a livello Svizzero

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