L'ispezione in volo è avvenuta lo scorso novembre. Le Forze aeree non erano al corrente di chi vi fosse a bordo: «Missione di routine»
Il 22 novembre 2024, due caccia F/A-18 delle Forze aeree svizzere hanno ispezionato un aereo di Stato cinese in volo sulla Svizzera. Un volo sul quale era presente il presidente cinese Xi Jinping. L'ispezione - scrive oggi la Schweiz am Wochenende - ha causato scintille diplomatiche tra Berna e Pechino, anche se il sorvolo era stato registrato e autorizzato. La Svizzera non si è scusata.
Il Boeing 747 era decollato da Casablanca, in Marocco, dove Xi era stato ricevuto con gli onori militari. Il volo è quindi tornato in Cina, attraversando lo spazio aereo svizzero. Alle 0.27, Flightradar24 ha segnalato una breve riduzione della velocità. In quel momento si sono avvicinati due caccia delle Forze aeree svizzere.
La rabbia di Pechino
Le Forze aeree hanno confermato la missione al giornale. La portavoce Nadine Schröder ha parlato di una missione di routine. Tali controlli vengono effettuati circa duecento volte all'anno. Si verifica se il tipo di aereo e il numero di registrazione corrispondono alle informazioni fornite. E non sa chi vi sia a bordo, poiché non è disponibile l'elenco dei passeggeri.
Secondo fonti diplomatiche, Pechino si è irritata per non essere stata informata in anticipo dei controlli. L'incaricato d'affari cinese, Mao Jun, si sarebbe lamentato direttamente con il capo delle Forze aeree, Peter Merz. Quest'ultimo, tuttavia, ha respinto nettamente le critiche. In sostanza: le missioni delle Forze aeree svizzere non sono affari dei cinesi. E trattandosi di una missione vera e propria, non c'era bisogno di giustificarla, avrebbe detto Merz.
Nessuna scusa
La Cina ha poi preteso delle scuse ad alto livello politico, apparentemente invano. Né l'allora presidente Viola Amherd né l'attuale, Karin Keller-Sutter, avrebbero risposto. Il Dipartimento federale degli Affari esteri, guidato dal consigliere federale Ignazio Cassis, avrebbe cercato di placare gli animi con diverse lettere. Per le Forze aeree, il caso è stato considerato chiuso dopo l'ispezione. Non è chiaro se ci siano state conseguenze politiche.