Le parole del numero uno della grande M arancione a commento dell'ottima annata post-riorganizzazione.
ZURIGO - Ristrutturare Migros è emotivamente difficile, ma farlo è la cosa giusta: è il messaggio lanciato oggi da Mario Irminger, presidente della direzione generale della Federazione delle cooperative Migros (FCM), che vede il conglomerato sulla buona strada e che è soddisfatto dei risultati fin qui ottenuti.
Intervistato dall'agenzia Awp, il dirigente ha dichiarato che il programma di riorganizzazione procede bene.
Anche il processo di cessione di Mibelle (cosmetici e igiene) è quasi concluso. «Siamo nelle trattative finali con l'acquirente». In questo caso il compratore è un'azienda piuttosto piccola, per la quale lo sforzo necessario per un'acquisizione è maggiore rispetto a una grande società come il gruppo francese L'Oréal, a cui Migros ha recentemente venduto la filiale sudcoreana di Mibelle. «Il percorso di vendita richiede più tempo e pazienza: ma siamo fiduciosi», ha dichiarato il manager.
Il quasi 60enne - compierà gli anni a metà aprile - non ha nascosto che vendere o chiudere alcune componenti del gruppo è stato difficile a livello emotivo. Con la scomparsa dei centri Do-It se ne va anche una sorta di bene culturale, ha chiosato, ricordandosi delle compere che faceva con la nonna a Zurigo-Oerlikon in uno dei primi centri fai-da-te di Migros.
A livello pratico e strategico, però la strada scelta è quella giusta, si è detto convinto l'ex numero uno di Denner. Ad esempio il colosso online Digitec-Galaxus - controllato da Migros - sta generando attualmente un fatturato tre volte superiore a quello di tutti i negozi specializzati messi insieme nei momenti migliori.
«Questo dimostra come sia cambiato il comportamento di consumo della popolazione svizzera», ha concluso.
In seguito al maxi-processo di ristrutturazione, lo ricordiamo, sono stati tagliati anche 1'500 posti di lavoro.