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LOSANNA

Informatico disoccupato rifiuta il posto da spazzino, perso l'aiuto sociale

Il bernese in assistenza si era rifiutato di accettare quel posto di lavoro adducendo che non corrispondeva alle sue qualifiche
Foto d'archivio (Keystone)
Informatico disoccupato rifiuta il posto da spazzino, perso l'aiuto sociale
Il bernese in assistenza si era rifiutato di accettare quel posto di lavoro adducendo che non corrispondeva alle sue qualifiche
LOSANNA - Un beneficiario dell'aiuto sociale può essere costretto ad accettare un impiego che non gli conviene e perdere il diritto all'assistenza se lo rifiuta. È quanto ha statuito il Tribunale federale (TF) pronunciandos...

LOSANNA - Un beneficiario dell'aiuto sociale può essere costretto ad accettare un impiego che non gli conviene e perdere il diritto all'assistenza se lo rifiuta. È quanto ha statuito il Tribunale federale (TF) pronunciandosi sul ricorso di un informatico bernese che non voleva lavorare all'ufficio per la manutenzione delle strade.

Dopo un lungo periodo di disoccupazione, il quarantenne beneficiava dell'aiuto sociale dal 2009. A causa delle difficoltà per reintegrare il mercato del lavoro, la città di Berna gli ha assegnato un lavoro remunerato di 2'600 franchi al mese nel settore della nettezza urbana.

L'informatico ha però declinato l'offerta, adducendo che non corrispondeva alle sue qualifiche. Il rifiuto categorico ha spinto i servizi sociali a sospendere l'assistenza.

Pronunciandosi in prima istanza su un ricorso del quarantenne, la giustizia bernese ha limitato la soppressione a una durata di due mesi. Ora, in seconda istanza, il TF ha confermato la sanzione e ricordato che il diritto all'aiuto sociale non è incondizionato. Il rifiuto di un lavoro adeguato può avere quale conseguenza la riduzione o la soppressione delle prestazioni di assistenza.

Un'occupazione deve essere accettata se tiene conto dell'età, dello stato di salute e se è adeguata alla situazione personale e alle capacità della persona che si trova nel bisogno. Nella fattispecie, rilevano i supremi giudici di Losanna, queste condizioni sono soddisfatte, tanto più che l'interessato non è riuscito a ritrovare un impiego corrispondente alla sua formazione, come già aveva sottolineato la giustizia bernese.

Nella sua sentenza, il TF ha aggiunto che il ricorrente non può invocare una violazione del diritto costituzionale di ottenere un aiuto in situazioni di bisogno. Una persona che rifiuta una proposta concreta per un'esistenza dignitosa non è nella situazione di bisogno protetta dall'art.12 della Costituzione federale.

ats

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