I politici vogliono evitare una legge contro i genitori che alzano le mani. Ma l'esperto sottolinea: «Anche uno schiaffo può provocare danni fisici e psicologici»
LUGANO - Punire i bambini con la violenza non è un tabù in Svizzera. In un sondaggio di 20Minuten circa la metà delle 2500 persone intervenuta ha dichiarato di aver dato o ricevuto uno schiaffo almeno una volta nella vita.
Uno studio dell'Università di Friburgo conferma la tendenza: oltre il 40% dei bambini sotto i quattro anni ha sperimentato una punizione fisica.
Secondo la Fondazione di protezione del bambino, tali misure educative vanno oltre il consentito. «In Svizzera il fenomeno dei genitori violenti è sempre molto diffuso in tutti i ceti sociali», ha affermato Catherine Moser, direttrice del settore prevenzione. La Fondazione invita quindi a tutelare i diritti dei bambini attraverso il codice civile. Questo per prevenire. «Una misure del genere fa chiarezza su come deve comportarsi un genitore».
«Uno schiaffo può danneggiare il sistema uditivo in modo grave» - I politici rispondono alla richiesta della Fondazione. «Nel 21° secolo dovrebbe essere chiaro che la violenza sui figli non porta a nulla di buono, spiega la consigliera nazionale Barbara Schmid-Federer (PPD).
Per non parlare dell'allarme lanciato dai medici che richiamano l'attenzione sul sempre elevato numero di casi di bambini maltrattati non denunciati. Per la consigliera nazionale Chantal Galladé (PS) è semplice: «Gli adulti non possono utilizzare questi metodi con i bambini». E mette in guardia sulle conseguenze fisiche. «Uno schiaffo può danneggiare il condotto uditivo del bambino in modo grave».
Le politiche non vogliono punire i genitori che sbagliano: «Chi picchia i propri figli deve seguire dei corsi di formazione».
«A volte serve» - Ma c'è pure chi pensa che il problema debba essere valutato attentamente. Come la consigliera nazionale Andrea Geissbühler (UDC): «Naturalmente la violenza non è uno strumento di educazione, ma uno schiaffo sul sedere è illegale?». E racconta un episodio di vita vissuta: «Una volta ho dato a mia figlia uno schiaffo sul sedere - spiega sostenendo di aver agito mossa dall'istinto materno -. Ho voluto difendere il mio figlio minore, perché mia figlia lo aveva colpito in faccia».
Lei teme che una legge ad hoc possa punire a torto i genitori: «Già oggi abbiamo un numero sufficiente di articoli penali per condannare i genitori violenti».
Anche per il consigliere nazionale Marcel Dobler (PLR) sarebbe una legge di troppo. «Non si eliminerebbe il problema visto che i bambini possono vedere la violenza in televisione». Per lui, piuttosto che condannare la violenza contro i bambini, bisognerebbe pensare alla formazione dei genitori. «C'è pure sempre una differenza tra chi dà uno schiaffetto a un bambino o lo picchia causando lividi».
Danni fisici e psicologici - Ma Catherine Moser avverte: con uno schiaffo o un ceffone i genitori rischiano di provocare nei bambini grandi menomazioni psicologiche. «La punizione corporale disturba lo sviluppo sociale, intellettuale ed emotivo e promuove un comportamento aggressivo». Insomma, il bambino potrebbe sviluppare una ridotta fiducia in sé e perdere la fiducia nei confronti dei genitori. Inoltre la punizione non raggiungerebbe l'obiettivo: «Se un bambino viene punito con uno schiaffo non cambia il suo comportamento perché ha compreso di aver sbagliato, ma per paura».