L'allevatore era già stato condannato in passato per il maltrattamento di animali
HEFENHOFEN - Tredici cavalli lasciati morire di fame in sei mesi: la denuncia è di una ex collaboratrice di un allevatore di Hefenhofen (TG), già condannato in passato per maltrattamenti di animali. L'ufficio del veterinario cantonale dice però di avere le mani legate.
Il "Blick" dedica oggi un articolo alla vicenda e pubblica le immagini di cavalli malnutriti, che giacciono a terra in fin di vita o addirittura morti. «Sono immagini raccapriccianti», ha detto all'ats il consigliere di Stato turgoviese Walter Schönholzer (PLR), responsabile del Dipartimento cantonale dell'interno e dell'economia, confermando l'inoltro della denuncia sporta dall'ex collaboratrice dell'allevatore.
Secondo il rappresentante del governo, l'ufficio del veterinario cantonale segue da anni l'allevamento. Il Cantone ha anche intimato al responsabile un divieto di tenere animali, ma l'allevatore ha fatto ricorso al Tribunale federale che gli ha dato ragione. Per questo motivo, l'uomo risulta attualmente abilitato ad allevare fino a 60 cavalli. Contro questa ed altre decisioni sono peraltro pendenti ricorsi, ha precisato Schönholzer.
A detta del consigliere di Stato, l'ufficio del veterinario cantonale effettua regolari controlli nell'allevamento in questione. «I controlli effettuati quest'anno, anche quelli affidati a consulenti esterni, non hanno finora mostrato situazioni precarie come quelle documentate dalle fotografie», puntualizza Schönholzer.
In una nota, il noto animalista Erwin Kessler, dell'Associazione contro le fabbriche di animali ("Verein gegen Tierfabriken", VgT), parla invece di una «tragedia scandalosa per gli animali», che le autorità cantonali non riescono e non vogliono impedire.
È ormai da 12 anni che l'associazione VgT riferisce delle condizioni precarie in cui gli animali sono costretti a vivere. L'allevatore è peraltro già stato condannato a più riprese per maltrattamenti di animali. «Il veterinario farebbe bene ad emanare nei suoi confronti un divieto di allevare animali a titolo cautelare e senza possibilità di ricorso», ha dichiarato Kessler all'ats.