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SVIZZERAMeno cadute fatali sulle vette alpine

09.03.20 - 12:36
Nel 2019 le vittime d'incidenti mortali in montagna sono state 177.
Ti Press (archivio)
Fonte ats
Meno cadute fatali sulle vette alpine
Nel 2019 le vittime d'incidenti mortali in montagna sono state 177.
Nel 2018 c'erano stati 30 decessi in più

BERNA - Gli incidenti mortali in montagna sono diminuiti lo scorso anno, passando a 177 vittime dalle 207 registrate nel 2018. Le cadute rimangono la causa principale con 99 decessi, rispetto ai 120 dell'anno precedente, seguite dalle malattie (40 contro 49). In totale 21 persone hanno perso la vita a causa delle valanghe, così come nel 2018. In Ticino ci sono state sette persone decedute, mentre nei Grigioni 11.

Sulle 177 totali, 120 persone hanno perso la vita nel 2019 mentre praticavano sport di montagna, indica in una nota odierna il Club Alpino Svizzero (CAS), precisando che la quota è in diminuzione dell'11% rispetto al 2018.

Le escursioni a piedi - che hanno provocato 54 morti nel 2019, contro i 57 l'anno precedente -, hanno fatto più vittime rispetto allo sciescursionismo (27 decessi, contro i 34 nel 2018). Tra le vittime si contano 92 uomini e 85 donne, precisa il CAS.

In calo il numero di salvataggi, scesi del 10% a 2909 casi nel 2019. Meno interventi in tutte le discipline legate a sport di montagna, ad eccezione dell'arrampicata. In flessione anche le chiamate riguardo incidenti in parapendio, mountain bike e sulle vie ferrate.

A progredire, sostiene il CAS, sono invece gli interventi a causa di incidenti nella pratica di sci fuoripista, caccia, canyoning, escursioni in racchette da neve e base jump.

A livello meteorologico le condizioni tra 2018 e 2019 sono state relativamente simili. L'anno scorso, tuttavia, "le ondate di caldo estivo sono durate meno e la siccità è stata meno marcata. Di conseguenza, ci sono state meno attività e meno incidenti mortali negli sport tradizionali di montagna", spiega il CAS.

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