Causa direttive federali, i dipendenti dell'ospedale devono recarsi al lavoro in auto. Anche se i posteggi scarseggiano
In assenza di parcheggio una donna ha chiesto invano comprensione. Ha ricevuto una multa, ma anche un bel gesto di solidarietà
BERNA - Lo staff medico dell'Inselspital di Berna sta lavorando a pieno regime a causa del coronavirus. Il personale infermieristico è particolarmente provato in un periodo in cui la sua giornata lavorativa raggiunge 12 ore. Causa disposizioni federali, inoltre, deve prediligere gli spostamenti con l'auto privata al posto dei mezzi pubblici.
Anja F.* aderisce a questa richiesta, anche se ultimamente i posteggi nell'area dell'ospedale scarseggiano. Con un bigliettino amichevole, l'infermiera 28enne ha così cercato di informare la polizia circa la sua situazione eccezionale. «Capisco che state solo facendo il vostro lavoro... come me», recita la sua lettera, indirizzata agli agenti, e posta in maniera visibile dietro il parabrezza della sua auto. In essa cerca di spiegare il suo caso, quindi conclude: «Per favore, sii clemente con me».
Eppure, tornata alla sua auto dopo un lungo turno in ospedale, la donna si è ritrovata lo stesso la temuta multa. Il motivo? L'auto era stata nel posto sbagliato per troppo tempo. Accanto alla sanzione, ha trovato anche una nota scritta a mano: «Ho cercato invano di fermare la poliziotta. Se vorrà pagherò la multa per lei».
Il pezzo di carta l'ha toccata: «È incredibilmente bello riscontrare della solidarietà nelle persone». L'infermiera non ha esitato a contattare il numero sul biglietto: «L'ho ringraziato, ma ho rifiutato».
Il benefattore, attualmente, lavora da casa. «Ho visto la poliziotta che stava cercando di multare la mia auto, ma sono riuscito a fermarla spiegandole la situazione d'emergenza», ha spiegato il bernese a 20 Minuten. In seguito si è reso conto della multa sull'auto dell'infermiera. «Non l'ho ritenuta giusta. Aveva molte più ragioni di me per non essere penalizzata».
L'operatrice sanitaria, in ogni caso, non è arrabbiata con la poliziotta: «Ma mi fa pensare che la solidarietà, in questa circostanza, sia venuta meno. Non capisco tuttavia la politica del parco auto attorno all'Inselspital. In una situazione del genere...».
La donna però non dovrà più preoccuparsi dei posteggi. La direzione dell'Inselspital si è già occupata della questione. E per i dipendenti, ora, le cose andranno meglio.
* Nome noto alla redazione