Volare in tempi di coronavirus è possibile, ma non del tutto privo di rischi.
Non solo indossare una maschera può proteggere dalle infezioni, ma anche scegliere dove sedersi
ZURIGO - Le compagnie aeree stanno gradualmente ripartendo ed ampliando la loro offerta, dopo la pausa imposta dal lockdown. Cosa comporta questo? Centinaia di passeggeri saranno seduti vicini, sull'aereo, nonostante il coronavirus.
Si indosserà la mascherina, certo, ma questa sarà tolta quando si mangia e si beve. Ci si pone quindi un interrogativo: quanto sono vulnerabili i passeggeri se uno o più malati sono a bordo? E che ruolo ha il posto a sedere?
«I virus si propagano sull'aereo e non precipitano, semplicemente, dalla bocca ai piedi dei passeggeri», spiega Dieter Scholz, esperto di aeromobili dell'Università di scienze applicate di Amburgo, al "Tages-Anzeiger".
Scholz ha avuto a che fare per anni con i dispositivi che regolano l'aria sui velivoli. Sebbene i filtri installati sull'aeromobile possano anche essere efficaci contro i virus, le nuvole che si librano nell'aria per minuti a causa di un colpo di tosse, di chiacchiere tra passeggeri o degli starnuti, rimangono per diverso tempo nell'aria prima di venire filtrate.
Stando all'Istituto Robert Koch (organizzazione responsabile per il controllo e la prevenzione delle malattie infettive in Germania) il virus Sars-CoV-2 «può essere trasmesso sugli aeroplani, ma la probabilità sembra essere piuttosto bassa». Tuttavia, queste sono solo speculazioni.
«Come passeggero, sei ovviamente più a rischio se ti siedi accanto a una persona malata», afferma Scholz. Pertanto, avrebbe senso se le compagnie aeree dovessero lasciare libero il posto centrale. Se non puoi o non vuoi fare a meno di volare in questo periodo, l'esperto consiglia di assicurarsi un posto nella fila posteriore vicino al finestrino. Inoltre, se possibile, è necessario rimanere seduti durante il volo e chiudere le prese d'aria sopra il sedile.