La pista principale resta quella di un incidente sul lavoro: «Restano da chiarire le dinamiche».
Intanto i messaggi di cordoglio per la vittima si moltiplicano in rete. Altri chiedono invece che la tigre non venga abbattuta. L'esperto: «Il suo comportamento è stato perfettamente naturale».
ZURIGO - Il giorno dopo il tragico attacco mortale di una tigre nei confronti di una collaboratrice 55enne dello zoo di Zurigo, la polizia lancia un appello a eventuali testimoni. La pista principale è quella di un incidente sul lavoro, ma le dinamiche non sono ancora chiare.
Le indagini del Ministero pubblico e delle forze dell'ordine sono in corso, si legge in un comunicato odierno della polizia cittadina. Al momento, la zona dell'incidente rimane chiusa al pubblico.
Sui social media centinaia di persone hanno lasciato messaggi di solidarietà per la vittima e la sua famiglia. In molti hanno anche chiesto che il grande felino non venga abbattuto.
L'esperto di animali selvatici Samuel Furrer, della protezione svizzera degli animali, ha spiegato che il comportamento della tigre è stato perfettamente naturale: in caso d'invasione del suo territorio, l'istinto la porta ad attaccare. Proprio per questi motivi, è stato deciso che per il felino non ci saranno conseguenze.