Il proprietario delle terme di Vals è stato condannato a 180 giorni di carcere sospesi.
Falsità in atti e soppressione di documenti sono le imputazioni di cui è ritenuto responsabile.
ZURIGO - L'imprenditore grigionese Remo Stoffel, proprietario tra l'altro delle terme di Vals (GR), è stato condannato nel canton Zurigo a 180 giorni di prigione sospesi con la condizionale.
Falsità in atti e soppressione di documenti sono le imputazioni di cui è ritenuto responsabile in un decreto d'accusa del Ministero pubblico zurighese.
Il decreto d'accusa è diventato definitivo dopo che l'imprenditore ha riconosciuto i fatti ed ha raggiunto un accordo con l'Ufficio cantonale delle contribuzioni: Stoffel ha pagato una cauzione di 20 milioni di franchi che è stata versata dalle autorità di perseguimento penale alle autorità fiscali, scrive oggi il Ministero pubblico zurighese in una nota.
Stoffel era stato denunciato nel 2016 dall'Ufficio delle contribuzione del canton Zurigo, che lo accusava di falsità in atti e frode fiscale. Le accuse si riferivano all'acquisto, risalente al 28 aprile 2005, della società Avireal AG da parte di Ability AG.
Al termine dell'inchiesta, la sezione III del Ministero pubblico zurighese specializzata in reati economici è arrivata alla conclusione che il bilancio intermedio di Avireal AG del 30 giugno 2005, come pure una conferma bancaria presentata nel 2009, non erano realizzati in modo corretto, perché alcuni documenti erano stati soppressi.
In seguito all'accordo con le autorità fiscali e ad una perizia, il Ministero pubblico ha archiviato le indagini su altri casi.
Remo Stoffel, proprietario del gruppo immobiliare Priora, è conosciuto soprattutto per aver acquistato nel 2013 le terme di Vals, suo comune d'origine. Nella località della Surselva, Stoffel ha inoltre lanciato il progetto per la costruzione di un hotel di lusso alto 381 metri.
Agli inizi di giugno si era appreso che il gruppo Priora ha perso un'annosa controversia legale con l'Amministrazione federale delle contribuzioni. In una sentenza emessa a inizio maggio, il Tribunale federale ha obbligato la società a pagare circa 60,4 milioni di franchi di imposte alla fonte per i periodi d'imposta che vanno dal 2005 al 2008.