Il dottore, che esercitava a Ginevra e Montreux, aveva indebitamente fatturato 2.8 milioni di franchi alla cassa malati.
Il generalista, un francese di origini siriane, è stato anche espulso dalla Svizzera per una durata di cinque anni.
LOSANNA - Il Tribunale correzionale dell'Est vodese ha condannato oggi un medico a tre anni di carcere, la metà dei quali da scontare. Questo generalista francese di origini siriane, che esercitava a Ginevra e Montreux (VD), ha indebitamente fatturato alle assicurazioni malattie circa 2,8 milioni di franchi tra il 2013 e il 2016.
Il medico, di 55 anni, è stato giudicato colpevole di truffa per mestiere, falsità in documenti e falso certificato medico. Nei suoi confronti il procuratore aveva richiesto una pena detentiva di quattro anni e mezzo. Il generalista è stato anche espulso dalla Svizzera per una durata di cinque anni, come aveva domandato il Ministero pubblico. Dovrà inoltre versare allo stato un risarcimento di 200'000 franchi.
Il tribunale è giunto alla conclusione che l'imputato aveva a più riprese "intenzionalmente approfittato del Tarmed (tariffario medico, ndr) per fatturare prestazioni che in realtà non ha realizzato". Questo stratagemma gli ha consentito in particolare di essere proprietario di tre beni immobili. La sua colpevolezza è stata giudicata "grave", la sua consapevolezza "nulla" e i rischi di una recidiva "elevati".
Il difensore del medico ha già annunciato che impugnerà la sentenza davanti al tribunale cantonale vodese.