La 37enne avrebbe proferito delle minacce chiamando il centralino della polizia.
SUHR - La compagna 37enne dell'uomo armato abbattuto lunedì sera a Suhr (AG) è stata ricoverata in una clinica psichiatrica. La donna avrebbe chiamato il centralino, ieri sera, minacciando gli operatori.
Ieri la polizia è riuscita a convincere la 37enne a lasciare l'appartamento. In seguito è stata portata alla centrale e visitata da un medico, indica la polizia cantonale argoviese, confermando quanto riportato da alcuni media svizzerotedeschi. Per precauzione sono state dispiegate diverse pattuglie e una squadra di unità speciale.
La vicenda - Lunedì sera, verso le 22.15, la polizia cantonale è stata informata che un uomo era armato di coltello e minacciava di suicidarsi. Una pattuglia, dopo una visita all'appartamento, ha trovato il 68enne vicino a casa. Gli agenti hanno cercato di parlargli e la discussione si è accesa: in seguito, il compagno della 37enne si è avvicinato agli agenti armato di coltello e uno dei quattro poliziotti presenti ha sparato cinque colpi. Nonostante i tentativi di rianimazione, l'anziano è morto sul posto.
Il Ministero pubblico - come sempre accade quando un agente usa la sua arma - ha aperto un procedimento per determinare se la polizia abbia agito in modo proporzionato. È stata inoltre aperta un'inchiesta per omicidio contro il poliziotto che ha sparato. L'indagine è stata affidata alla polizia cantonale di Lucerna.