La loro richiesta? Un «equo risarcimento» per i danni causati dal lockdown.
Con la chiusura dei ristoranti fino al 22 gennaio, il settore perderà circa 200 milioni di franchi, secondo Gastro Grigioni.
COIRA - Circa 250 ristoratori e fornitori hanno manifestato oggi a Coira per invitare il Governo dei Grigioni a non abbandonare il settore della ristorazione nel pieno della crisi del coronavirus.
La loro richiesta? Un «equo risarcimento» per i danni causati dal lockdown. Le restrizioni e le misure adottate contro Covid-19 hanno messo in gravi difficoltà il ramo alberghiero e della ristorazione, i loro fornitori come anche i numerosi dipendenti e le loro famiglie, ha comunicato l'associazione Gastro Grigioni.
Con la chiusura dei ristoranti fino al 22 gennaio, il settore perderà circa 200 milioni di franchi, secondo Gastro Grigioni. Quest'ultimo si è quindi rivolto al governo cantonale chiedendogli di non abbandonare il ramo in difficoltà per la cui salvezza occorre fare molto di più.
I ristoratori hanno consegnato personalmente le loro richieste a Marcus Caduff (PDC), direttore del Dipartimento dell'economia pubblica e socialità. Tra le altre cose, chiedono un risarcimento per la perdita di fatturato, il rimborso delle spese per le misure di protezione, nonché un risarcimento per gli alimenti deperibili. Inoltre, le autorità fiscali non dovrebbero applicare interessi di mora e dovrebbero essere concesse dilazioni di pagamento.