È stata la donna a ordinarne il rapimento.
Complici cinque estremisti, adepti delle teorie di complotto.
LOSANNA - La piccola Mia, da giorni oggetto delle ricerche dalla polizia francese, è stata ritrovata in buona salute questa domenica.
La bimba francese di 8 anni - riferisce BFM TV - era in Svizzera, in uno stabile occupato nel comune di Sainte-Croix (VD). Il ritrovamento è avvenuto grazie alla collaborazione della polizia federale e dalla polizia cantonale vodese. La madre di Mia, accusata di aver ordinato il rapimento, è stata arrestata.
Il rapimento - La bambina era scomparsa il 13 aprile, mentre si trovava presso la nonna materna nel villaggio di Poulières, a una trentina di chilometri da Épinal (Francia).
Tre uomini si sono introdotti nell'abitazione dell'anziana fingendo di essere rappresentanti della protezione dell'infanzia. Il pretesto? Un incontro all'interno di un programma educativo che vedeva coinvolta la madre di Mia. La donna, dallo scorso gennaio non ha più diritto di vedere la figlia.
Gli arresti - Cinque persone, tre autori del rapimento e due complici, sono finiti in manette negli giorni scorsi, ma della bambina e della madre non c'erano tracce. Fino a questa mattina.
I rapitori - «Sono fiero di quello che ho fatto», «abbiamo ridato la bambina a sua madre senza violenza, come Arsenio Lupin», ha detto agli agenti che lo arrestavano uno dei rapitori. L'uomo - si legge sul Corriere della Sera - appartiene a un gruppo survivalista di estrema destra che secondo i servizi francesi progettava anche attentati contro i centri di vaccinazione anti Covid e sequestri di altri bambini «per salvarli dalle reti di pedofili».
Proprio a cinque estremisti, adepti delle teorie di complotto, la 28enne ha affidato le sorti della figlia. La donna ha trascorsi difficili, tra una separazione complicata dal marito e idee complottiste che pescano dai gilet gialli e dal movimento QAnon nato negli Stati Uniti.
«La madre voleva vivere ai margini della società», ha sottolineato Nicolas Heitz, procuratore di Épinal. La 28enne, residente in Francia, rifiutava persino di far andare a scuola la bambina.