L'imputato ha ammesso di aver appiccato solo uno dei 12 incendi che gli sono stati addebitati
FRIBURGO - La giustizia friburghese ha condannato oggi il piromane della Broye (FR) a dieci anni di prigione. Il 25enne è stato riconosciuto colpevole di aver provocato dodici incendi nell'estate 2017.
Oltre alla condanna al carcere da scontare, dovrà pagare una pena pecuniaria di dieci aliquote giornaliere da 30 franchi, il tutto per incendio intenzionale che ha messo in pericolo la vita o l'integrità delle persone, diffamazione e sviamento della giustizia.
Il Ministero pubblico chiedeva dodici anni di prigione. Il Tribunale penale della Broye ha deciso d'infliggere una pena meno severa a causa delle condizioni psichiche dell'imputato. A causa del rischio di recidiva, il giovane dovrà anche seguire un trattamento a tempo indeterminato in un istituto. I suoi disturbi vanno dall'impulsività, alla piromania, fino al consumo eccessivo di alcol. La difesa si riserva il diritto di fare ricorso.
L'imputato ha ammesso di aver appiccato solo l'ultimo dei roghi, ma non gli altri. In un primo momento ha accusato due conoscenti. L'uomo ha precedenti ed è già stato condannato in passato per fatti simili. Inoltre, dal suo arresto non si è più registrato alcun rogo nella regione. L'uomo è stato poi tradito dal suo cellulare che ha mostrato attività in piena notte al momento di diversi incendi, ma anche da varie testimonianze, da tracce di DNA nonché da immagini di videosorveglianza.
Numerosi roghi - L'uomo ha provocato roghi, compreso quello nella sua abitazione, nelle zone di Payerne (VD), Domdidier (FR) e Dompierre (FR). Nel primo caso erano periti nelle fiamme una dozzina di vacche e vitelli. A Domdidier, l'incendio aveva provocato la notte dal 28 al 29 luglio 2017 la morte di 36 bovini.
Era inoltre accusato di aver dato fuoco all'Istituto equestre nazionale di Avenches (VD) in cui erano periti 24 fra cavalli e pony. È stato fermato il 5 agosto di quell'anno, poco dopo aver provocato un ultimo incendio a un immobile.
Il bilancio averebbe potuto essere ancor più grave senza l'intervento dei pompieri che, durante il primo rogo, avevano fatto sfollare 28 persone dall'immobile dell'imputato.