Il tribunale ha sostanzialmente seguito le richieste dell'accusa
SAN GALLO - Il tribunale distrettuale di San Gallo ha condannato un 51enne svizzero a 14 mesi di reclusione e una multa con la condizionale per una frode relativa ai crediti Covid. L'uomo ha ottenuto un prestito senza interessi di 135.000 franchi fornendo informazioni false.
La corte lo ha riconosciuto colpevole di frode, falsità in documenti, cattiva gestione e omissione della contabilità. Il tribunale ha sostanzialmente seguito le richieste dell'accusa, mentre la difesa sollecitava l'assoluzione per mancanza di prove.
Il 25 marzo 2020 il Consiglio federale ha emanato l'ordinanza che prevede la possibilità per le imprese svizzere colpite dalle conseguenze economiche del coronavirus di ottenere aiuti d'emergenza sotto forma di prestiti bancari. Il giorno dopo l'imputato ha presentato una richiesta per un prestito Covid 19 alla sua banca, anche se aveva già cessato l'attività all'inizio del 2020. Ha usato la somma di 135.000 franchi non per assicurare la liquidità della società, ma per spese personali, comperando ad esempio una e-bike e pagando i premi dell'assicurazione malattia privata.
Inoltre l'accusato non aveva più allestito bilanci dal 2018 e non è quindi stato possibile stabilire lo stato patrimoniale quando la procedura di fallimento è stata aperta, nel maggio 2020.