A partire dal prossimo primo settembre Emanuel Lauber assumerà la direzione del procedimento.
La fattispecie riguarda i profitti realizzati da AutoPostale nel traffico passeggeri regionale, sostenuto da sovvenzioni, tra il 2007 e il 2015.
BERNA - L'Ufficio federale di polizia (fedpol) riprende il procedimento penale amministrativo contro AutoPostale con una nuova direzione per la fattispecie. Rispetta così una decisione del Tribunale cantonale bernese.
A partire dal prossimo primo settembre Emanuel Lauber assumerà la direzione del procedimento e Sascha Pollace diventerà suo sostituto. Il primo al momento è capo della Divisione affari penali e inchieste presso l'Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC), il secondo è attualmente inquirente presso l'AFC, sempre alla Divisione affari penali e inchieste, indica oggi fedpol sul proprio sito. Entrambi saranno assunti da fedpol con un contratto di diritto pubblico di durata determinata.
Alla fine di maggio, il Tribunale cantonale non era entrato in materia su un ricorso di fedpol contro la decisione del Tribunale penale economico bernese. Quest'ultima corte aveva rinviato al Ministero pubblico il procedimento a causa di un vizio procedurale: la nomina da parte di fedpol dell'ex giudice federale Hans Mathys e del giudice cantonale Pierre Cornu per guidare il procedimento penale amministrativo non disponeva, secondo il tribunale, di una base giuridica formale.
In seguito a un'analisi approfondita della decisione del Tribunale cantonale, fedpol il 24 giugno ha presentato ricorso presso il Tribunale federale (TF) al fine di ottenere una giurisprudenza sulla questione dell'impiego di un responsabile di procedimento da parte di un'autorità federale in un procedimento penale amministrativo. La decisione del TF è fondamentale per statuire una giurisprudenza che possa fungere da riferimento anche per futuri procedimenti penali amministrativi condotti da altre autorità federali, sostiene fedpol.
La fattispecie riguarda i profitti realizzati da AutoPostale nel traffico passeggeri regionale, sostenuto da sovvenzioni, tra il 2007 e il 2015. Fedpol aveva sporto una denuncia contro gli ex dirigenti di AutoPostale, accusati di aver usato la loro posizione per ingannare l'Ufficio federale dei trasporti.